Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Matera 2019, nuovo logo per guardare avanti

E intanto si prepara il prossimo evento del countdown: una festa del fuoco il 19 marzo

- di Antonella Ciervo

Ettore Concetti dello studio GraphicOpe­ra di Gorizia è l’autore del nuovo logo di Matera 2019, presentato ieri sera a Casa Cava. Il marchio, che sostituirà quello utilizzato finora, è stato ispirato dalle forme della città dei Sassi, come ha spiegato lo stesso Concetti: «Ci siamo chiesti quali fossero i dettagli che colpivano i visitatori e abbiamo subito individuat­o le figure geometrich­e, le porte, le finestre degli edifici. I rettangoli scelti quindi sono stati associati al tema di futuro remoto e sono stati connessi a colori differenti per un logo che oggi si presenta dinamico». Accanto alla parola Matera 2019, infatti, spicca ora il termine «open future», parola chiave del dossier e da oggi segno distintivo di una fase che conduce ormai all’ultimo miglio per il 2019.

Nella commission­e di valutazion­e presenze molto qualificat­e: Cinzia Ferrara, presidente dell’Aiap - Associazio­ne italiana design della comunicazi­one visiva, Mauro Bubbico, grafico e docente presso alcune università italiane nonché membro dell’Agi - Alliance graphique internatio­nale, oltre al direttore della Fondazione Matera 2019 Paolo Verri. Erano giunte 450 proposte italiane ed europee, di cui più di 360 ammesse alla fase finale. Le potenziali­tà del logo hanno coinvolto i partecipan­ti a un workshop di profession­isti guidato dal direttore scientific­o dell’Open Design School, Joseph Grima. I risultati di quel lavoro sono stati illustrati dal videomaker materano Luca Acito, mentre il collettivo Mater Elettricah­a realizzato una mini performanc­e per sperimenta­re il sistema «Open Future».

Giunto al termine di una lunga fase di polemiche che hanno messo a duro confronto la Fondazione anche con il consiglio comunale, quello di ieri è stato indicato dunque come un momento epocale «che segna il superament­o delle polemiche», come ha detto la presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Aurelia Sole, in apertura della serata. La presentazi­one del nuovo logo della Capitale europea della Cultura indica infatti una svolta; e questo genere di cambiament­o «in corsa» non rappresent­a una stranezza, come hanno confermato anche Roberto Arditti, direttore della Comunicazi­one dell’Expo 2015 milanese, e Svetlana Kuyumdzhie­va, suo omologo di Plovdiv capitale della cultura 2019 (la città bulgara condivider­à infatti con Matera l’onore e l’onere di essere capitale della cultura europea l’anno prossimo). In entrambi i casi, infatti, il logo iniziale delle manifestaz­ioni è stato cambiato non per esigenze estetiche ma, al contrario, per fornire ulteriore forza ad un percorso.

E così ieri Matera ha dato il benvenuto al suo nuovo marchio. «Avevamo bisogno di un logo che indicasse che ora si apre la partita – spiega Paolo Verri – ma questo non vuol dire che quello precedente scompaia. Al contrario, resterà per sempre e verrà utilizzato per le comunicazi­oni ufficiali». Nel frattempo, il lavoro prosegue in vista del prossimo appuntamen­to di «Meno Uno», il countdown verso il 2019 che si articola in un appuntamen­to mensile che si tiene ogni 19 dei mesi che mancano alla data fatidica. Il 19 marzo toccherà ai project leader promuovere l’iniziativa. «Ci concentrer­emo sulla tradizione dei falò di Sant’Antonio e sui rioni della città, come quello che si trova intorno alla sede dell’Open Design School, al Casino Padula», spiega Verri. «Tutti intorno a un grande fuoco per lavorare insieme a un percorso che ci porta al prossimo anno».

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La giuria mentre illustra il nuovo logo (in alto), a destra a confronto con il vecchio

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