Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Scuole chiuse ma c’è il sole social scatenati con Decaro
L’ira dei genitori, l’ironia social. Il sindaco: non sono un indovino
L’ emergenza maltempo continua a tenere banco sul Gargano, dove Comuni come Vico e Monte Sant’Angelo sono ancora sommersi da un metro di neve. A Bari invece la situazione è tornata alla normalità nonostante l’ordinanza di chiusura delle scuole firmata dal sindaco Antonio Decaro, messo in guardia dalle previsioni e dalla violenta nevicata abbattutasi martedì (a scuole aperte). I social si sono subito scatenati, ironizzando sul primo cittadino: «Ma non faccio l’indovino».
Gladiatore. Esperto metereologo. Persino santo. Chi lo avrebbe detto al sindaco di Bari, Antonio Decaro, che quattro fiocchi di neve caduti sul capoluogo pugliese e una tardiva (?) ordinanza di chiusura delle scuole lo avrebbero trasformato nel fenomeno social delle ultime ore. Nel gergo eternauta lo chiamano “meme”. Un fenomeno virale dal forte impatto parodico, ottenuto con la sovrapposizione del volto del primo cittadino – in questo caso – su quello di personaggi già iconici. Ed ecco che Antonio Decaro diventa la versione barese del colonnello Giuliacci se non azzecca le previsioni del tempo, salvo poi riconquistare il terreno perduto della fiducia degli studenti cedendo appena 24 ore dopo: la tanto agognata chiusura delle scuole trasforma il sindaco in un gladiatore accolto, al centro dell’arena, da orde di ragazzini festanti. Decaro è l’idolo della folla. Sant’Antonio da Bari. C’è persino chi, nell’ordinanza, intravede qualcosa di mistico. Fioccano gli hashtag. Dal #decarochiudilescuole al #lhadettodecaro, dai commenti di genitori inferociti per la mancata chiusura a quelli di genitori altrettanto inferociti per, invece, la chiusura avvenuta. Insomma, «come la fai, la sbagli», commenta un utente sulla bacheca del sindaco che saggiamente consiglia di «lasciare i cancelli delle scuole a metà». Tutto grasso che cola per la popolarità del primo cittadino. Anche le chat priva- te sono intasate da messaggini audio che inneggiano o deprecano la decisione. Tutti rigorosamente in dialetto barese. «La mia preferita è quella del santo – se la ride il primo cittadino -, anche se sono rimasto colpito quando mi hanno chiamato bombone
perchiato. Non ho idea di cosa significhi». La notorietà del sindaco è alle stelle. Ma si sa, la popolarità è effimera. Si scioglie come neve al sole. E poi da questa mattina si torna tra i banchi di scuola. Al netto, certamente, dei pochi disagi registrati, il maltempo sul capoluogo si è abbattuto con estrema grazia. Tanto da spingere molti baresi a inveire per ben piccoli grattacapi. «Avrei fatto la stessa cosa alla loro età» continua Decaro che, però, torna serio. Rivendica ogni scelta fatta nelle ultime ore e precisa: «Non sono un indovino. Come tutti controllo le previsioni meteo su internet. Solo su due siti davano neve, ma comunque debole». Diversamente, gli studenti foggiani, saranno costretti a casa almeno fino a domani. A Monte Sant’Angelo la situazione rimane critica. L’allerta è massima. Disagi anche a Vico del Gargano, coperta da oltre un metro di neve. Il centro ieri era completamente bloccato. Due mezzi sono rimasti bloccati a causa del ghiaccio sulla provinciale Mattinata -Vieste-Peschici. Più poetica la visione di Vieste innevata. La spiaggia di Pizzomunno, cantata da Max Gazzè, incanta i turisti che ne immortalano la bellezza.