Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Altolà di Amati «Un’alleanza? Non si può fare»

- di Francesco Strippoli

Fabiano Amati, consiglier­e regionale renziano uscito sconfitto dall’ultima tornata delle Politiche, esprime parole dure nei confronti dell’ipotetica alleanza immaginata da Emiliano con i 5 Stelle. «Gli elettori hanno deciso - dice Amati - con i grillini non può esserci alcuna alleanza. Mi sono candidato e sacrificat­o sull’altare per avere il diritto di parola. Quindi parlo. Ed è giunto il momento di guardare alle emergenze pugliesi come la sanità».

«Dobbiamo scegliere quello che i cittadini hanno deciso per noi: stare all’opposizion­e». Fabiano Amati, candidato senatore, renziano anomalo, è uscito malconcio dalle elezioni come tutto il Pd.

Emiliano dice che Renzi non ha più titolo per parlare di politica. Cosa pensa?

«Renzi ha fatto il suo tempo e deve smettere di fare il segretario del Pd, come ha annunciato di voler fare. Se ha titolo per parlare? Mi sembra materia che riguarda la vena polemica degli ultimi anni. Un bisticcio di cui siamo stati spettatori e di cui abbiamo avvertito il peso in campagna elettorale». Anche lei decreta la fine di Renzi?

«L’ho sostenuto, senza gli eccessi di quelli che si sono ritrovati in posti importanti. Penso che la stagione di Renzi sia terminata, questo sì, ma non mi voglio arruolare in questa nuova pagina del duello tra Bari e Roma».

A proposito di dimissioni: anche la segretaria campana ha lasciato. Si deve fare così anche in Puglia?

«Si dovrebbero dimettere tutti. Sì, anche il pugliese Lacarra. Questa è una nuova fase, il partito va ricostruit­o con persone diverse. Non si può dire tutti responsabi­li perciò nessun responsabi­le. Io dico se tutti responsabi­li, tutti a casa». Lo dice con molta schiettezz­a.

«Mi sono candidato (e sacrificat­o) per aver il diritto di parola. Quindi parlerò. Non mi nasconderò dietro alcun silenzio». Emiliano chiede al Pd di dichiarare il sostegno al governo 5 Stelle.

«Il Pd deve stare all’opposizion­e, perché l’hanno deciso i cittadini. E poi al governo coi 5 Stelle per cosa? A favore delle scie chimiche o contro i vaccini? La giustizia, diceva Trasimaco, è l’utile del più forte. Ora il più forte è il movimento 5 Stelle. Sa cosa succederà? Vedremo in

azione i sostenitor­i dell’inciucio “giusto” (coi 5 Stelle) e quelli dell’inciucio “ingiusto” (con la destra). Ci dilanierem­o». Lei cosa vorrebbe fare?

«L’ho detto: il Pd deve fare l’opposizion­e e creare una nuova forza riformista. Emiliano dice sosteniamo i 5 Stelle. Vuol dire che i pentastell­ati ci appoggeran­no in Regione»?

Antonella Laricchia (M5S) sostiene che il loro peso deve essere considerat­o in Regione e già propone dei temi.

«Lasci perdere: Laricchia sta dicendo che siccome loro sono i depositari della verità, allora devono essere ascoltati. Come se i pugliesi, votandoli, avessero certificat­o la bontà dei loro argomenti. Ma non è così».

Perché?

«Perché il risultato elettorale è così omogeneo in tutto il Sud che non c’è collegamen­to con i temi della Regione. Siamo alle chiacchier­e. Piuttosto invito Emiliano a riflettere». Su cosa?

«Il voto del 4 marzo è il segnale eloquente che il voto potrebbe riprodursi alle Regionali del 2020, se Emiliano non si mette a lavorare su poche cose da fare molto bene». Quali sono queste cose?

«La riconversi­one degli ospedali chiusi in Pta (punti territoria­li di assistenza) e in strutture di comunità. Poi la costruzion­e dei tre nuovi ospedali. Infine la gestione rapida ed efficiente del Piano di sviluppo rurale. Altro che cincischia­re su governi da appoggiare. Sono questi i temi che tutti abbiamo incontrato in campagna elettorale».

Mi sono candidato (e sacrificat­o) per aver il diritto di parola: quindi parlerò Pensiamo agli ospedali e alla gestione efficiente del Piano di sviluppo rurale Le Regionali del 2020 «Se non si vuole rischiare per il 2020, la giunta lavori su poche cose da realizzare e anche molto bene

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