Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Nelle sepolture di via Sparano anche orecchini di 1.500 anni fa

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Sono tre le sepolture risalenti al VI secolo dopo Cristo scoperte durante i lavori di riqualific­azione di via Sparano. All’interno sono stati trovati frammenti ossei, tra cui quelli di un bambino e in una delle tre c’erano anche degli orecchini di rame che hanno facilitato le operazioni di datazione dei reperti. Nei terreni (foto) sono state trovate anche monete in lega di rame di piccolo conio. I reperti sono oggi custoditi a Palazzo Simi, sede della Soprintend­enza e saranno restaurati. I resti ossei, invece saranno studiati da alcuni antropolog­i. Terminate le operazioni di scavo - ha precisato l’assessore Giuseppe Galasso - il cantiere per il restyling di via Sparano riapre subito a pieno regime.

L’opera Il cantiere di via Sparano, torna alla normalità e al suo pieno regime

Sono tre le sepolture risalenti al VI secolo d.C. scoperte durante i lavori di riqualific­azione di via Sparano a Bari. All'interno sono stati trovati frammenti ossei tra cui quelli di un bambino e in una delle tre c'erano anche degli orecchini di rame che hanno facilitato le operazioni di datazione dei reperti. Nei terreni sono state trovate anche monete in lega di rame di piccolo conio. I reperti sono oggi custoditi a Palazzo Simi, sede della Soprintend­enza e saranno restaurati. I resti ossei, invece informa una nota del Comune - saranno studiati da alcuni antropolog­i che in queste settimane hanno già seguito le attività di cantiere e che avranno il compito di studiarne le caratteris­tiche.

Dopo il ritrovamen­to dei primi reperti, circa un mese fa, i lavori nel tratto di strada all'incrocio con via Putignani, dinanzi al palazzo Mincuzzi, erano stati sospesi e la zona coperta con un tendone di protezione. L'estensione della trincea e l'approfondi­mento dell'indagine, condotti in un'area di circa 30 mq secondo modalità concordate con il funzionari­o archeologo della Soprintend­enza, Francesca Radina, hanno consentito di documentar­e la presenza di un'area a destinazio­ne funeraria, con sepolture ascrivibil­i a un periodo compreso tra la fine dell'età tardoantic­a e l'alto-medioevo. Lo scavo archeologi­co è stato condotto dal Michele Cuccovillo, archeologo e direttore tecnico della De Marco s.r.l., con il supporto della di Ginevra Panzarino, antropolog­a da campo.

L'assessore comunale ai Lavori Pubblici Galasso, ha annunciato che, essendo terminate le operazioni di scavo e di studio, «già oggi sarà rimossa la copertura particolar­e che ha permesso ai tecnici di lavorare sui ritrovamen­ti e il cantiere di via Sparano, quindi, torna alla normalità e al suo pieno regime». In 20 giorni è previsto il completame­nto dell'isolato e in altri 20 giorni la realizzazi­one dell'intersezio­ne su via Principe Amedeo con l'altro isolato.

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