Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La beffa (bis) è servita
Il pari del San Nicola Come all’andata Bari raggiunto nel finale dalla Pro Vercelli Kozak e Brienza avevano firmato la rimonta. Grosso: «Per noi è una dura lezione»
La doccia fredda ha la forma di una mischia in pieno recupero e la sostanza di un gol di Morra, come all’andata. E come un girone fa, con identiche modalità, il Bari non va oltre il pareggio con la Pro Vercelli: svantaggio, pareggio, rimonta, beffa finale. Una lunga serie di colpi di scena, che non si conclude con il lieto fine. Un punto amaro, piuttosto due punti persi, con i biancorossi che in un amen passano dal quarto posto a pari punti con il Palermo (quello che avrebbero occupato in caso di vittoria) alla sesta posizione, parecchio lontana dalla zona promozione diretta.
Gli uomini di Grosso non hanno saputo gestire il vantaggio come avrebbero dovuto e potuto. Decisamente superiori tecnicamente, con uomini come Galano, Brienza, Floro Flores e Cissè ci si aspettava che congelassero il 2-1 in modo tutto sommato agevole. Invece stranamente sono mancate esperienza e lucidità, oltre alla capacità di chiudere il match. E la Pro Vercelli, piuttosto che accusare il peso dello svantaggio, ha avuto la forza di rientrare in corsa, con astuzia e sagacia, guidata dal sempreverde Vives. «C’è grande delusione – afferma Grosso – eravamo stati in grado di ribaltare una partita che si era messa male. Poi non siamo stati bravissimi a gestire il risultato. Tra andata e ritorno con la Pro Vercelli abbiamo lasciato a casa quattro punti. I nostri avversari hanno saputo addormentare e spezzettare la partita. La partita di oggi, soprattutto il secondo gol subìto, devono esserci di lezione per le prossime volte». Il Bari, come sempre, era stato timido e prudente nella prima frazione, in cui non c’erano stati né ritmo né occasioni da gol. Galano a sinistra pareva pimpante, ma un po’ fuori dal gioco, Anderson a destra non trovava le praterie che di solito gli sono necessarie per fare la differenza. E in mezzo al campo Tello ed Henderson erano meno efficaci di altre volte. Nella ripresa invece il Bari aveva notevolmente accelerato il ritmo, trovato il pareggio con Kozak. Tante le occasioni prodotte, effervescenha te il gioco, ma pure maggiori le distanze tra i reparti, soprattutto nei dieci minuti conclusivi. Fino a quella mischia beffarda, su cui Micai è stato tutt’altro che irreprensibile e i difensori non sufficientemente reattivi. Certo, permangono dubbi su una spinta subita da D’Elia in occasione del disimpegno che causato il corner vittoria, ma Grosso non commenta le decisioni arbitrali. «Le vittorie – è il suo pensiero – non dipendono mai dai direttori di gara. Nel corso della stagione gli errori riguardano ogni squadra e si equilibrano. Noi dobbiamo pensare solo ai nostri errori. Non abbiamo fatto il primo tempo che avremmo voluto. I ritmi sono stati bassi, tanti gli errori di precisione. Nella ripresa siamo stati invece più presenti, stavamo meglio». Tra le note negative, il passo indietro sul piano della prestazione difensiva, con D’Elia ingenuo in occasione del primo gol di Ghiglione. Le notizie più confortanti invece derivano dall’ingresso ancora una volta super di Brienza, tornato da un infortunio e già in grado di incidere, ma soprattutto dall’atteggiamento di Floro Flores. Parso vivace e sul pezzo, l’attaccante è stato autore del pregevole assist proprio per Brienza. «Floro Flores – conclude Grosso – ha qualità importanti ed è entrato con lo spirito giusto. Non vediamo l’ora che esprima appieno le sue potenzialità». Magari già martedì, in occasione del recupero con lo Spezia. Il San Nicola e il Bari hanno voglia di rivincita.