Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Le «fracchie», la devozione di San Marco in Lamis
Enormi torce illuminano il percorso della Madonna
L’appuntamento per il rito più suggestivo della Settimana Santa in provincia di Foggia ricade la sera del Venerdì Santo. Da secoli il piccolo centro garganico di San Marco in Lamis viene illuminato da centinaia di torce di varie dimensioni, le «fracchie». Uno spettacolo unico e di grande impatto emotivo che richiama migliaia di visitatori da tutta la Puglia e dalle regioni vicine e che da quest’anno è entrato nel patrimonio identitario della Regione, in attesa di ottenere il prestigioso inserimento da parte dell’Unesco nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Le torce più grandi, ricavate da tronchi tagliati longitudinalmente e riempiti di rami e schegge di legno, possono arrivare a 10 metri di lunghezza con bocche del diametro di 2 metri. Quest’anno saranno sette. Secondo la tradizione le fracchie, trasportate su carrelli di ferro, servono per illuminare il percorso della Madonna alla ricerca del figlio Gesù. La devozione per la Vergine a San Marco in Lamis risale probabilmente al periodo tra il Cinquecento e il Seicento, ma le origini della processione sarebbero più tarde e da ricercare nell’edificazione della chiesa dell’Addolorata, che si trovava fuori dal centro abitato, alle falde del Monte di Mezzo. I fedeli pensarono così di illuminare con le fracchie, ricavate dai boschi vicini e la cui realizzazione è dettagliatamente prevista da una ordinanza del sindaco, il cammino che Maria doveva compiere per raggiungere Cristo. L’appuntamento è accompagnato da un misticismo profondo, tipico degli abitanti di questa terra devotissimi alla Madonna ed è cresciuto, insieme alle dimensioni delle torce, nel corso degli anni. Gli emigranti tornano a San Marco in Lamis proprio in questa occasione per non perdersi le celebrazioni, vivere con le famiglie e i compaesani questi momenti e per trascinare la fracchia che rappresenta i sammarchesi che sono stati costretti ad andare altrove. Del resto la luce, il calore, lo scoppiettare della legna secca che arde, il fumo che fa bruciare gli occhi e gli incitamenti ai «fracchisti» creano un clima che non può che coinvolgere ed entrare nel cuore di tutti.
I visitatori È uno spettacolo unico che richiama in Puglia migliaia di visitatori da tutta Italia