Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Pirazzini, ex capitano rossonero: «Sfida speciale, ecco i miei ricordi»

«Se vinci è come fare un regalo enorme ai tifosi»

- Do. Car.

uando si parla di derby gli si illuminano gli occhi. Foggia–Bari non è una partita come le altre per Gianni Pirazzini, storico capitano dei rossoneri. Già, perché ai derby sono legati ricordi ed episodi che hanno caratteriz­zato la sua storia di uomo e sportivo. Ad iniziare dall’esordio con la maglia del Foggia (1 ottobre 1967). «Indimentic­abile – dice Pirazzini -. Ero l’unico giovane schierato in una squadra esperta, appena retrocessa dalla Serie A. Giocai nel ruolo di stopper (solo qualche partita dopo avrei iniziato a giocare da libero), in marcatura sul centravant­i del Bari Mujesan. Ricordo l’emozione quando sbucai dal tunnel dello Stadio Della Vittoria. Mi trovai davanti un muro di 30 mila persone. L’esperto centrocamp­ista Dante Micheli intuì il mio stato d’animo e mi disse: tranquillo, ci siamo noi vicino a te. Fu determinan­te».

La partita finì 2-2. Da ricordare è anche il derby del 4 maggio 1969: «Vincemmo 4-0 allo Zaccheria e quella stessa sera conobbi Maria Rosaria, la mia futura moglie».

Tredici anni nel Foggia tra Serie A, Be C (347 presenze ), diciotto anni dietro la scrivania del club come direttore sportivo, team manager e responsabi­le del settore giovanile. Pirazzini ha vissuto numerosi derby e dall’alto della sua esperienza prova a raccontarn­e la magia: «Sono partite speciali. Se vinci percepisci la gioia dei tifosi. Hai la sensazione di aver fatto loro un regalo enorme». Come si vince un derby? «I tifosi cominceran­no a parlarne da inizio settimana e c’è il rischio di arrivare al match con le pile scariche. I giocatori devono provare a viverlo in modo distaccato, facendo finta che sia una partita come le altre».

Ottobre 1967 «Indimentic­abile il mio esordio nel Foggia, ero unico giovane in una squadra esperta»

Nel prossimo derby in programma allo Zaccheria nel weekend del 21 e 22 aprile (non ancora stabilite data e orario), si affrontera­nno due squadre che cullano sogni di gloria. «Il Bari dall’inizio del campionato è in alto in classifica. Il Foggia è partito con l’obiettivo della salvezza, ma dopo il mercato di riparazion­e può ambire a qualcosa di più», dice Pirazzini, che indica gli uomini chiave. «Nel Bari c’è il foggiano Galano. Ha dribbling e fiuto del gol. Nei rossoneri Kragl può risolvere con i suoi tiri partite difficili».

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Cittadino onorario Dal 2014 Gianni Pirazzini insignito dell’onorificen­za

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