Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La scommessa della blue economy
Sessanta relatori, tanti imprenditori: dal 21 marzo forum in Fiera
Il mare è ricchezza, sotto molti punti di vista. Le opportunità che derivano dal suo utilizzo consapevole saranno al centro del forum organizzato dalla Regione per le giornate dal 21 al 24 marzo, alla Fiera del Levante. Il convegno ruoterà attorno alle strategie di sviluppo della cosiddetta blue economy (quella del mare appunto). L’iniziativa si svilupperà con l’intervento di 60 relatori nazionali e internazionali, le testimonianze e le storie di successo di giovani imprenditori pugliesi. Il forum è stato presentato dal governatore Michele Emiliano e dall’assessore Michele Mazzarano (con la Regione collaboreranno Puglia Sviluppo, Arti, Unioncamere, Fiera del Levante e Autorità portuale).
La Blue economy, è stato sottolineato nel corso della presentazione, comprende tutte le attività che utilizzano il mare, le coste e i fondali. Si tratta di attività industriali e di servizi: dall’acquacoltura alla pesca, dal turismo marittimo alle biotecnologie, dal sistema dei porti alle energie rinnovabili marine. Per ogni euro prodotto dalla Blue economy se ne attivano 1,8 nel resto dell’economia. Il comparto occupa molti giovani: il 30% degli addetti ha meno di 35 anni. Secondo Unioncamere, in Puglia sono 14 mila le imprese che operano nell’economia del mare, 65 mila i lavoratori.
Emiliano ha approfittato dell’incontro con i cronisti per esprimere la sua amarezza dopo la sentenza del Consiglio di stato che autorizza la ricerca di idrocarburi nel mare Adriatico con la tecnica airgun (cannoni ad aria compressa). «Da oggi - dice il governatore - ricomincia la battaglia a tutela dell’Adriatico. Per noi la partita non è chiusa. Questo governo se ne è andato a casa e noi, dovendo continuare a difendere il mare della Puglia, siamo disponibili a fare f ronte comune con chiunque voglia e con qualunque forza politica si impegni a vietare l’uso degli air gun. Saremo di nuovo in prima linea e mi sento di rappresentare in questo l’ira di tutti i pugliesi».