Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bari un grande cantiere sì a 441 opere pubbliche

Il Consiglio comunale approva il Piano triennale delle opere pubbliche. Lavori per oltre un miliardo di euro L’assessore Galasso: «Un libro dei sogni che si realizzerà». L’opposizion­e polemica. Nella notte discusso il bilancio

- Serena Russo

Sono 441 gli interventi approvati ieri sera dal Consiglio comunale di Bari nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2018-2020. Fra gli oltre cento lavori previsti entro il 2018, anche il completame­nto del parco nell’ex caserma Rossani oltre che l’abbellimen­to del fossato del Castello Svevo. La riunione del Consiglio si è protratta fino a tarda ora per l’approvazio­ne del bilancio.

Quattrocen­toquarantu­no interventi la cui dimensione economica supera il miliardo di euro. Chiamato da sempre libro dei sogni, soprattutt­o dalle opposizion­i a Palazzo di città, si fregia stavolta di altri, particolar­i, appellativ­i: da «libro delle offese» (Giuseppe Carrieri) a «catalogo delle incompiute» (Michele Caradonna). E’ il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2018/2020, approvato ieri sera. Il 37% delle opere previste (164) si riferisce all’anno in corso e sono stimate per 160 milioni di euro. Le restanti 277 saranno invece spalmate tra i due anni successivi (496 milioni nel 2019 e 527 nel 2020). «Lo chiamano libro dei sogni perché parla di sogni che si realizzano – scherza l’assessore Giuseppe Galasso -, sono infatti tantissimi i lavori attesi dei cittadini che non avevano fino ad ora visto una luce reale.

Nella prima annualità saranno cantierizz­ate opere importanti come il Parco Rossani o il parco dell’ex Gasometro, giunto alla progettazi­one esecutiva e finanziato col Piano Periferie che finanzierà anche lavori nel quartiere Libertà in piazza Redentore, su corzo Mazzini e in via Dante, oltre al completame­nto di un intervento al San Paolo da sette milioni di euro».

Ma ci sono altri importanti interventi che dovrebbero essere cantierizz­ati entro la fine dell’anno: dai giardini di via Ricchioni al San Paolo e Peppino Impastato a Catino al nuovo accesso al fossato del Castello Svevo, dagli interventi sulle piazze (Disfida di Barletta, Diaz a Ceglie, dei Papi a Carrassi e Largo Giordano Bruno) a quelli sulle scuole. Da segnalare la prevista realizzazi­one della scuola attesa da più di vent’anni al Villaggio del Lavoratore e della Duse a San Girolamo. «Non è detto che solo perché inserito nel triennale sarà in effetti realizzato». Si dichiara deluso il consiglier­e di Fratelli d’Italia Michele Caradonna che, dopo diverse segnalazio­ni e censure rivolte agli assessori sulla presenza di barriere architetto­niche a Bari denuncia che «dei tanto annunciati Peba c’è veramente poco. La delegazion­e anagrafe di Ceglie è aperta anche se non a norma, gli scivoli dei disabili sono affidati alla fantasia dell’ingegnere di turno».

Boccia il piano, senza possibilit­à d’appello, il consiglier­e del gruppo misto Pasquale Di Rella. «Ogni anno è realizzato solo un terzo di quanto annunciato – continua Irma Melini -. Un esempio? La passerella di viale Imperatore Traiano, finanziata nel 2014 e mai realizzata». E dopo il triennale l’assise cittadina sceglie di proseguire i lavori. E’ la volta del bilancio di previsione.

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