Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Fine di un’epoca Pugliese lascia la guida della Uil
Fu eletto nel 1969 alla guida della segreteria Uilm di Taranto per proseguire con quella generale datata 1982. Dopo 36 anni, Aldo Pugliese, lascia la guida della Uil regionale e passa il testimone a Franco Busto.
Pugliese, 75 anni, è l’anima della Uil regionale. Un motore che a regime ha macinato successi e grandi numeri. Basti pensare che la Uil di Puglia è la regione con più iscritti e con più servizi dell’intero territorio nazionale. «Lascio una Uil efficiente — commenta Pugliese — con una struttura rodata. Negli ultimi quattro anni abbiamo registrato un saldo positivo di circa 10 mila iscritti. Al mio primo anno di mandato avevamo 80 mila tessere e un bilancio in passivo (al 2017 gli iscritti sono 220 mila, ndr). Lascio la guida di un sindacato che ha saputo essere più forte del susseguirsi delle ere politiche, dei tentativi di abbatterlo in nome di presunti cambiamenti, delle campagne di destabilizzazione». Eppure, la sua storia parla di un giovane entrato in azienda in punta di piedi. Aveva 22 anni e fu nominato nella commissione interna dell’Italsider (attuale Ilva). È stato l’artefice delle aggregazioni territoriali (con la fusione del regionale con l’organizzazione di Bari nel 2008) avviando una razionalizzazione dei costi ideata molto prima di altre organizzazioni (compresa la stessa Confindustria). Pugliese, comunque, non mollerà. Anzi. Carmelo Barbagallo, se- gretario generale, gli ha affidato il compito di gestire l’ente nazionale di formazione della Uil. Una nuova sfida.
E il presente? È nelle mani di Busto. «Ringrazio Aldo Pugliese — commenta il nuovo segretario generale — che con abnegazione, competenza e senso di sacrificio ha guidato la Uil regionale. È un’eredità pesante, ma credo molto nel lavoro di squadra». D’altronde Busto, sino a poche ore fa, è stato il segretario generale della Uilm (metalmeccanici) di Puglia. Proprio come il suo predecessore.