Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Kutuzov e il sogno serie A «Ma Grosso non è adatto»

In Italia ha esordito con l’Avellino, al San Nicola si è consacrato «La partita di lunedì? È un terno al lotto»

- di Pasquale Caputi

Grosso non ha dato ancora ciò che ci si aspettava Così il suo contributo rischia di non bastare

Brienza può essere l’uomo in più dei biancoross­i nel finale di stagione Galano? Non esalta

Ad Avellino ha realizzato i primi gol della sua esperienza italiana, a Bari invece ha ottenuto una promozione in serie A, disputando tre campionati e mezzo, tra 2009 e 2012, con 7 gol in 51 presenze, condiziona­ti da tanti infortuni. Vitali Kutuzov, però, resta a ogni modo uno dei protagonis­ti del Bari di Antonio Conte e Giampiero Ventura. A quei tempi lo chiamavano il generale per via dell’omonimia con il militare russo del XVIII secolo. E oggi che si avvicina il match con l’Avellino, in programma il giorno della pasquetta alle ore 15, il suo commento è tutt’altro che banale.

Vitali Kutuzov, AvellinoBa­ri è per lei una sfida che spacca il cuore in due. Come la vede?

«Sarà una partita complicata perché devono lottare entrambi per un obiettivo, anche se sarà un obiettivo diverso. Il Bari deve sudare per andare ai play off, ma in teoria può ancora arrivare secondo. Le ultime giornate, in questo senso, possono essere tutto e occorre affrontarl­e con la giusta mentalità e concentraz­ione, senza lasciare nulla di intentato».

Ma il Bari secondo lei ha le carte in regola per la promozione?

«Non ho visto un Bari da filotto pesante, capace di esprimere una continuità di vittorie importante. Ai play off, a ogni modo, può succedere di tutto: è tutta un’altra musica».

Anche il campionato può riservare sorprese. Si aspettava il ko di Ascoli?

«La serie B è da sempre così: non esistono squadre scarse. Può essere che si sia un po’ abbassata la guardia contro un avversario nelle retrovie. A volte anche un po’ di stanchezza può influire. È la bellezza e la bruttezza della categoria. La gestione dei risultati è sempre difficile e non si deve mai abbassare la guardia contro nessuno».

Avellino-Bari è anche una sfida tra due tifoserie parti-

colari.

«Sono due belle tifoserie, calde e passionali. La differente dimensione delle città però conta».

Che ricordo ha delle due piazze?

«Ho un ottimo ricordo di entrambe le società, anche se lo staff è cambiato nel corso degli anni. Mi torna anche un po’ di nostalgia. Bari, poi, è la squadra con cui ho disputato più campionati nella mia carriera. È inevitabil­e che mi resti una bella traccia di quella esperienza».

Come valuta finora il lavoro di Grosso?

«Non ha dato ancora ciò che ci si aspettava. Bari aspetta la A da molto tempo e lui ha fatto vedere qualcosa, ma non so se questo qualcosa possa bastare per salire di categoria».

Si parla molto dell’attacco del Bari, tornato a segnare con il Brescia, ma nuovamente in difficoltà ad Ascoli.

«Sulla carta è un attacco di qualità. I problemi poi non sono mai solo di un reparto. Tutta la squadra deve essere all’altezza. Occorre essere compatti, concentrat­i verso un obiettivo. In questo senso serve lavorare per mettere le punte nelle condizioni di segnare. Qui si deve vedere l’impronta autentica dell’allenatore».

Facciamo un pronostico su Avellino-Bari?

«È dura. Non vedo una favorita. I punti servono a entrambe e giocherann­o al massimo per l’intera posta in palio. A volte basta anche solo un po’ di fortuna per decidere una gara».

In prospettiv­a, invece, chi può togliere le castagne dal fuoco in casa Bari?

«Brienza è quello che può dare qualcosa in più. Ci ho giocato contro ai tempi di Palermo e faceva la differenza. Anche Galano è un buon giocatore. Complessiv­amente però non c’è uno che mi esalti profondame­nte, che mi mandi in visibilio per il suo atteggiame­nto. Per fare il salto di qualità, serve che lo faccia la squadra, non i singoli».

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 ??  ?? Secondo sport Dopo aver smesso di giocare al calcio, il bielorusso Vitali Kutuzov si è dato all’hockey su ghiaccio. Con buoni risultati
Secondo sport Dopo aver smesso di giocare al calcio, il bielorusso Vitali Kutuzov si è dato all’hockey su ghiaccio. Con buoni risultati
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