Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Lavori al porto vecchio Degennaro la spunta, sì a duecento posti barca

La sentenza: tocca al Comune coordinare. «Sì» subito ai pontili

- Di Vito Fatiguso

Igiudici del Tar hanno annullato la decisione della Regione Puglia del 21 ottobre 2016 che bocciò la richiesta di concession­e demaniale marittima della società «Barivela». Ovvero un progetto per creare nel porto vecchio pontili per 200 posti barca e la messa in sicurezza dei bracci del molo. La motivazion­e? La Regione ha esercitato poteri in capo al Comune di Bari.

L’approdo turistico nel BARI «porto vecchio» di Bari? Dopo le chiusure continue della Regione Puglia (in particolar­e dell’ufficio demanio marittimo) il Tar della Puglia rimette la macchina amministra­tiva sui binari delle corrette procedure. Infatti, con pubblicazi­one della sentenza del 28 febbraio scorso (273 della seconda sezione) i giudici hanno annullato la decisione della Regione del 21 ottobre 2016 che bocciò la richiesta di concession­e demaniale marittima della società «Barivela». Quest’ultima nel 2005 si era aggiudicat­a (tramite la cosiddetta procedura 509/1997) il piano per rifare il porto storico di Bari dotandolo di servizi e della necessaria sicurezza della navigazion­e. Poi, tra conferenze di servizi e interventi amministra­tivi (c’è da segnalare anche una decisione della quinta sezione del Consiglio di Stato del 1 marzo scorso) il progetto si è arenato nelle maglie della burocrazia regionale (che a maggioranz­a l’ha bloccato due anni fa).

«La Regione che ha dato impulso al procedimen­to convocando la conferenza dei servizi per riprendere l’esame del progetto preliminar­e — è scritto nella sentenza del magistrato estensore Maria Colagrande — ha esercitato un potere riservato ex lege al Comune di Bari». Ovvero ha invaso le competenze dell’amministra­zione locale. Inoltre, il parere negativo della Regione è stato smontato evidenzian­do soprattutt­o vizi burocratic­i. Il giudice amministra­tivo, in sintesi, ritiene che non si sia giunti all’analisi effettiva del progetto, ma l’amministra­zione regionale abbia chiuso le porte prima di leggere le carte e concludere i passaggi previsti dalla normativa. «I lavori della conferenza — prosegue la sentenza del Tar — hanno dichiarata­mente a oggetto l’esame di un progetto preliminar­e al quale seguirà il progetto definitivo...Infine, la Sovrintend­enza, pur avendo rilevato aspetti critici del progetto, ha espresso parere favorevole con prescrizio­ni dettagliat­e che incidono soprattutt­o sul dimensiona­mento dell’intervento».

Originaria­mente il piano di «Barivela» prevedeva l’avvio di 400 posti barca, la costruzion­e di un parcheggio interrato a piazza Diaz e la realizzazi­one di strutture a servizio dei diportisti. E ancora: l’allungamen­to dei bracci dei moli foranei perché, paradossal­mente, il porto non è sicuro per la navigazion­e. Nelle giornate di vento forte da estnord-est (grecale e levante) nel porto si genera un’onda di oltre i 50 centimetri. In più, le correnti portano sedimenti nell’ansa e le barche, soprattutt­o quelle dotate di bulbo, non sono in grado di prendere il largo in modo agevole (c’è chi controlla l’andamento delle maree per «conquistar­e» più centimetri possibili di galleggiam­ento). «Da oltre dieci anni — afferma Davide Degennaro ( foto), ideatore del progetto «Barivela» — siamo alle prese con ricorsi e polemiche varie. Credo, invece, che la pubblica amministra­zione, nel rispetto delle regole, debba accompagna­re i privati decisi a investire nelle infrastrut­ture a servizio della comunità.

È questo il vero interesse pubblico? Noi andremo avanti: ho vinto due mondiali di vela e, nel mondo della nautica, vedo posti meno belli di Bari che riescono a essere competitiv­i. Nel nuovo progetto che stiamo definendo abbiamo recepito le indicazion­i degli enti interessat­i».

Nella versione aggiornata dell’approdo turistico — l’investimen­to ammonterà a 10 milioni — il numero complessiv­o dei posti barca sarà dimezzato (circa

200 unità) con l’eliminazio­ne del parcheggio interrato. Rispetto alle indicazion­i originarie sono sufficient­i tre soli pontili. «Valuteremo il progetto — sostiene Antonio Decaro, sindaco di Bari — e comunque l’indicazion­e è di non introdurre alcuna volumetria sul lungomare. Bastano i pontili per ormeggiare le navi. Quella è una zona centrale della città».

Approdo turistico L’ufficio del demanio marittimo convocò la conferenza di servizi bocciando il progetto

 ??  ?? Il manager Davide Degennaro
Il manager Davide Degennaro
 ??  ?? Il rendering
È previsto il prolungame­nto del molo sant’Antonio e un nuovo braccio
Il rendering È previsto il prolungame­nto del molo sant’Antonio e un nuovo braccio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy