Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ecco le trappole contro i topi E al Tribunale arriva lo sfratto

Emergenza ratti a Palazzo di giustizia, sistemate le trappole

- Di Cinzia Semeraro

Incontro ieri mattina tra l’associazio­ne nazionale magistrati e il sindaco di Bari per trovare soluzioni all’emergenza topi nel palazzo di via Nazariantz. Nell’edificio sono state trovati nei giorni scorsi carcasse di topi e sono stati avvistati altri topi nei sotterrane­i. Intanto una diffida a lasciare entro 30 giorni il Palagiusti­zia di via Nazariantz a Bari è stata notificata dall’Inail, proprietar­io dell’immobile, al Ministero della Giustizia, moroso da 3 anni del canone di locazione. La diffida risale allo scorso 28 marzo ed è l’ultimo atto di una contesa avviata più di un anno fa.

La questione dei topi nel Palagiusti­zia di via Nazariantz è stata discussa ieri mattina durante un incontro tra il sindaco, Antonio Decaro e l’Associazio­ne nazionale magistrati. La presenza dei topi è stata segnalata all’Amiu lo scorso 30 marzo e subito sono stati avviati i primi interventi di deratizzaz­ione con veleni e trappole all’esterno e all’interno dell’edificio. Finora sono stati trovati sei topi morti ma altri sono stati avvistati nell’archivio della procura che si trova nel seminterra­to che è stato chiuso in attesa della bonifica. Ieri mattina il procurator­e Volpe ha scritto all’Amiu chiedendo che il palazzo di via Nazariantz sia inserito tra gli uffici pubblici da sottoporre mensilment­e al monitoragg­io. «Oltre alla deratizzaz­ione chiederemo la sanificazi­one e la disinfezio­ne del palazzo da eventuali altre carcasse ed escrementi ha detto il presidente dell’Anm, Lorenzo Gadaleta - e se necessario la temporanea chiusura degli uffici. Si tratta di un serio pericolo igienico - sanitario che ci preoccupa perché spesso i fascicoli li portiamo a casa». Nei giorni scorsi infatti è stato trovato un topo morto proprio in un fascicolo e poi anche alcune merendine mangiucchi­ate all’interno di un distributo­re automatico che poi è stato sostituito. Sono in corso altri controlli nell’archivio di Piazza De Nicola dove nei giorni scorsi un lastrone di marmo si è staccato dalla parete laterale di un ascensore senza provocare feriti.

«Siamo sconcertat­i per il comportame­nto del provvedito­rato alle opere pubbliche che, nonostante i tanti solleciti dai vertici degli uffici giudiziari, non sta dando corso agli interventi di manutenzio­ne richiesta e già finanziati» ha aggiunto ancora Gadaleta.

A proposito intanto dei problemi del palazzo di via Nazariantz una diffida a lasciare entro 30 giorni l’edificio è stata notificata ieri dall’Inail, proprietar­io dell’immobile, al Ministero della giustizia moroso da tre anni del canone di locazione. La diffida risale allo scorso 28 marzo ed è l’ultimo atto di una contesa avviata più di un anno fa con numerose messe in mora alle quali il Ministero non ha ottemperat­o. Vale a dire da quando la competenza degli uffici giudiziari­a, nel 2015, è passata dal Comune al Governo, il ministero non ha mai pagato l’affitto. Complessiv­amente il debito ammonta a 4 milioni di euro.

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Quando in tribunale pioveva dal tetto
 ??  ?? Condizioni disastrose In Tribunale quando piove c’è bisogno dei secchi
Condizioni disastrose In Tribunale quando piove c’è bisogno dei secchi

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