Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il governatore rassicura gli operai dell’ex Om «Ci sono gli investitori»
Scadenza del 15 aprile, le offerte oltre Askoll
Vestiti con le bandiere delle sigle sindacali, armati di megafoni, pronti a urlare - per l’ennesima volta - la loro rabbia per un destino lavorativo che adesso comincia a profilarsi infame. Centottanta operai della ex Om Carrelli hanno manifestato, nella mattinata di ieri, sotto l’ufficio di presidenza della Regione Puglia. Si sono fermati lì, su quel tratto di lungomare, e hanno costretto il governatore Michele Emiliano a scendere per strada ed a confrontarsi sul loro stringente futuro. La data da segnare con il circoletto rosso è il 15 aprile, lunedì prossimo. È il termine ultimo - ma chissà che non venga ulteriormente prorogato - per presentare una manifestazione di interesse vincolante da parte di imprenditori interessati al sito industriale di Modugno. In caso contrario, scatterebbero i licenziamenti e/o non ci sarebbe più possibilità di ottenere una proroga degli ammortizzatori sociali. «Noi ce la stiamo mettendo tutta e non molliamo mai un minuto», ha assicurato il presidente della Regione Puglia ai lavoratori sull’orlo di una crisi di nervi e che chiedevano notizie su ciò che li aspetta («ormai le leggiamo solo dai giornali», dicevano nel corso del sit-in). La loro angoscia è comprensibile. Da sette anni aspettano di sapere come finirà la loro vertenza che avrebbe potuto svoltare con la reindustrializzazione del sito per la produzione di una mini-auto elettrica con la Tua Autoworks. Ma il progetto, come altre iniziative simili, è naufragato. «Per far scattare la cassa integrazione - hanno ricordato - occorre che si trovino prima 225 mila euro per la copertura del Tfr. Anche per questo è importante trovare subito un investitore». Emiliano ha spiegato che «stiamo chiedendo al curatore fallimentare di non fare licenziamenti per poter proseguire la reindustrializzazione e far partire la cassa integrazione in deroga». Poi la rassicurazione: «Ci sono manifestazioni di interesse che potrebbero diventare anche offerte vincolanti», ha detto il governatore facendo probabilmente riferimento all’attenzione mostrata anche dalla veneta Askoll. «Alcune cose - ha chiosato Michele Emiliano - ma sto attentissimo a non diventare troppo ottimista». «Vogliamo lavorare per ritrovare la dignità», hanno infine raccontato gli operai. Giovedì prossimo nuova manifestazione di protesta davanti alla sede della Regione.