Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Sì» ai risparmi sui vitalizi Ma i 5 Stelle già rilanciano
La Regione reintroduce il contributo di solidarietà. I 5 Stelle approvano ma chiedono la maggiorazione
IlConsiglio regionale pugliese, mantenendo la promessa fatta dal presidente Loizzo, ha reintrodotto il contributo di solidarietà. I risparmi sui vitalizi, pari a un milione e 100 mila euro, serviranno per la cura delle malattie rare. Ma i Cinque Stelle, che pure hanno dato il via libera, chiedono che il contributo sia maggiorato.
Il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, reintroduce per due anni il contributo di solidarietà sui vitalizi e gli assegni di reversibilità pagati ai consiglieri regionali, vincola i risparmi di circa un milione e 100 mila euro al finanziamento di progetti ad evidenza pubblica per sostenere la ricerca nella cura delle malattie rare e incassa il voto favorevole dei 5 Stelle. Anche se con riserva, perché i consiglieri Antonella Laricchia, Grazia Di Bari, Cristian Casili, Marco Galante, Rosa Barone e Gianluca Bozzetti vogliono di più e firmano la proposta, bocciata ieri in aula, di aumentare le aliquote della solidarietà. Ecco quelle approvate: nessuna riduzione fino a 25 mila euro; 3% fino a 50 mila; 6% fino a 90 mila e 12% oltre i 90. Il riferimento è ai compensi annuali lordi. Nel caso di consiglieri che siano titolari di altri trattamenti previsti per gli eletti alla carica di parlamentare europeo o della Repubblica italiana, oltre che assessore o consigliere di altra regione, le aliquote diventano 3% fino ai 25mila; 6% fino ai 50mila; 9% fino ai 90mila e 15% oltre questa cifra. I 5 Stelle propongono, in questo caso, di maggiorare le contribuzioni solidali del 40%. Il consigliere del Pd, Fabiano Amati stigmatizza la proposta grillina. «Di dubbia costituzionalisidenti tà», attacca. E li invita a rivolgersi ai loro parlamentari «per cambiare la legge». «Il presidente Fico lo sta già facendo» è la risposta. «Le nostre proposte – incalza la consigliera Laricchia – rispettano la riduzione già prevista nel 2014 nella conferenza dei pre- delle Regioni. Un ordine del giorno votato anche dalla Puglia. Volevamo portare il timido passo in avanti compiuto dal presidente Loizzo verso una direzione più coraggiosa. Bisogna fare di più». Non solo sul fronte vitalizi. I 5 Stelle stanno lavorando ad un «nuovo modello di presentazione dei bilanci regionali, in modo che si veda chiaro qual è l’ultimo beneficiario della risorsa pubblica». Un Consiglio più veloce del West, dunque, che approva anche la proposta di legge sulla diffusione ed utilizzo dei defibrillatori semiautomatici nei luoghi di aggregazione e di grande frequentazione o ad alto afflusso turistico, primo firmatario il consigliere Pd Ruggiero Mennea. Ma scivola sul ddl per le nomine dei direttori generali di Asl ed enti del sistema sanitario regionale, compresi gli Irccs. Approvato a maggioranza, registra il voto contrario dei consiglieri Cosimo Borraccino (Sinistra italiana) e Gianni Liviano (gruppo misto). «Ho votato contro», tuona Borraccino, «perché sembra un’operazione gattopardesca. Si annuncia il rifiuto di controllo della politica sulla sanità ma con il comma 7 di fatto si mantiene nelle mani della giunta regionale il grosso delle prerogative di nomina dei manager».
Scivolone Passa solo a maggioranza il disegno di legge per le nomine dei manager delle Asl