Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Stadio, progetto in ritardo Il diktat del Comune al club

Lettera a Giancaspro per la progettazi­one (in ritardo): avanti con gli impegni

- di Vito Fatiguso

Uscire dall’ambiguità di un progetto ancora in stato embrionale (o meglio a nella modalità “preliminar­e di fattibilit­à”). Anche perché la prima scadenza ipotizzata dallo stesso proponente non è stata rispettata: entro il mese di marzo scorso era attesa la consegna della progettazi­one preliminar­e del nuovo stadio San Nicola. E ancora. Entro aprile 2018 (mancano soli 19 giorni alla scadenza), bisognerà convocare la conferenza dei servizi preliminar­e e a luglio elaborare la progettazi­one definitiva.

L’ambizione impiantist­ica targata Cosmo Antonio Giancaspro, presidente del Bari, è contenuta nella già nota relazione di 232 pagine consegnata ai consiglier­i comunali a gennaio scorso (dopo un incontro tenutosi a ottobre del 2017 con il sindaco Antonio Decaro). Il documento redatto dalla società di scopo B Futura (presieduta da Andrea Abodi) non fa segnare alcuna evoluzione. Infatti, da tale data non si registrano novità. Sul sito internet di B Futura campeggia il logo con il galletto del-l’Fc Bari 1908 e una scritta: «Nell’ottobre 2017 B Futura ha avviato una collaboraz­ione con il Bari con l’obiettivo di realizzare lo studio di fattibilit­à che definirà le caratteris­tiche e i contenuti della riqualific­azione del nuovo stadio San Nicola».

Così, l’amministra­zione comunale è pronta a sollecitar­e una risposta definitiva sull’iter. Questa mattina sarà inviata una lettera di convocazio­ne al Bari per «stanare» le reali intenzioni d’investimen­to della coppia Giancaspro-Abodi. I dubbi? Che la procedura sia ancora «congelata» lo si capisce dal blocco sul principale passaggio. Il San Nicola, opera ideata e vincolata dall’architetto Renzo Piano, deve essere rivisto per adeguarlo alle nuove esigenze del grande business del calcio. Quattro le opzioni in campo: abbattimen­to e ricostruzi­one in loco senza l’attuale pista di atletica; realizzazi­one di uno stadio nuovo su sito adiacente; ristruttur­azione dell’esistente (con avviciname­nto delle tribune al campo di gioco); migliorame­nto della fruibilità (con abbassamen­to del livello del campo da gioco).

A quanto pare i contatti, anche informali, per poter consentire allo studio Piano di proseguire le simulazion­i non si sono ancora verificati. La progettazi­one, è bene ricordare, ha bisogno dei suoi tempi e soprattutt­o nella versione che potrebbe convincere meglio il padre dell’ «astronave» barese. Quest’ultima è quella che prevede l’abbassamen­to del livello del campo da gioco di ben 13 metri con l’allungamen­to della copertura. Alla tradiziona­le forma curva si sostituire­bbe una più piatta che potrebbe consentire l’installazi­one di pannelli fotovoltai­ci e una più agevole attività di manutenzio­ne ordinaria. Tale opzione, inoltre, sarebbe anche la più costosa dato che si prevede un investimen­to minino (probabilme­nte sottostima­to) di 120 milioni. Infine la tempistica: in presenza di una manifestaz­ione d’interesse il consiglio comunale ha dato mandato di esplorare la reale intenzione del proponente «sospendend­o» la procedura alternativ­a di affidament­o (tramite bando) del San Nicola per un periodo di cinque anni. Senza un feedback tempestivo da parte di Giancaspro e Abodi il Comune si troverebbe nuovamente ad affrontare il tema gestione. La convenzion­e con il Bari, rinnovata di anno in anno, scadrà nuovamente a giugno.

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