Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Taranto, «Uno Maggio» con Emma e Lacuna Coil
Nel cast Emma Marrone, Levante, Brunori Sas, Lacuna Coil, Teresa De Sio, Coma_Cose
Dopo le prime anticipazioni fornite qualche giorno fa con i nomi di Brunori Sas, Levante e Coma_Cose, Michele Riondino ha rivelato ieri a Roma il cast completo dei partecipanti al concerto dell’Uno Maggio tarantino, la manifestazione organizzata dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, formatosi nel 2012 dopo il sequestro dell’Ilva per dare voce ai problemi e alla voglia di rinascita della città ionica. Riondino, volto noto del cinema e della tv italiana oltre che «agitatore» convinto della questione tarantina da molti anni a questa parte, ne è appunto il direttore artistico, affiancato dall’altro tarantino Diodato (cantautore e interprete di indubbio talento, con - o nonostante - i trascorsi sanremesi) e dal suo amico-collaboratore Roy Paci, il musicista siciliano che vive in Salento da un po’ di anni ed è ormai a tutti gli effetti parte della scena musicale pugliese, oltre che nazionale.
L’Uno Maggio tarantino non si è mai posto come alternativa al concertone romano, il «Primo Maggio» dei sindacati; ma certo sulla questione Ilva, sindacati e Liberi e Pensanti hanno posizioni diverse, rispettivamente «difesa del lavoro» contro «salute e ambiente», «ripulire e continuare» piuttosto che «chiudere e risanare».
L’anno scorso, gli organizzatori di «Uno Maggio» decisero di stare fermi un giro, per evitare possibili strumentalizzazioni elettoralistiche dell’evento, che sarebbe caduto nel pieno della campagna elettorale cittadina. «Si fa fatica a credere che l’anno scorso l’Uno Maggio sia saltato per problemi politici - spiega Riondino durante la conferenza stampa romana -. Ma c’erano le amministrative e mancavano le condizioni per organizzare una manifestazione come la nostra che si tiene lontano dalle rappresentanze politiche. Ora siamo più forti di prima».
Ma dicevamo del cast. Nel cast c’è un assortimento di nomi che copre praticamente tutti i settori della musica popular italiana, da Sanremo agli alternativi passando per il rock, la canzone d’autore, il rap e l’heavy metal, con una presenza femminile mai come quest’anno caratterizzante e di qualità. Va detto che tutti gli artisti coinvolti hanno accettato di partecipare gratuitamente, «per la causa». Per cominciare, c’è Emma Marrone, e con lei altre cantanti di temperamento come Noemi e Irene Grandi che si aggiungono alla già nota Levante. C’è la storica voce di Teresa De Sio, tra il neapolitan pop anni Ottanta e la tradizione popolate, e l’ensemble pan-etnico della Med Free Orchestra. Ci sono i producer Frenetik & Orang3 e i rapper Mezzosangue, Ghemon e il capostipite Piotta che si aggiungono ai Coma_Cose; e ancora, il dj Luca De Gennaro, i cantautori Colapesce e Francesco Di Bella (oltre a Brunori Sas), i gruppi rock (a diverse gradazioni) Bud Spencer Blues Explosion, Modena City Ramblers, Meganoidi, fino ai metallari Lacuna Coil, la cui cantante Cristina Scabbia è in via di starizzazione televisiva per la sua partecipazione da vocal trainer al talent The Voice of Italy. E, last but not least, ci sono naturalmente i tarantini: dalla «leonessa» Mama Marjas, grande voce tra reggae e soul, a Fido Guido e i Terraross. «Questo non è un festival musicale - dice Diodato -: si serve della musica per dare un megafono a chi ha necessità di farsi sentire. È denuncia, ma anche proposta». Ed è importante che Taranto ritrovi la sua voce, nell’anno in cui i nodi della vicenda Ilva e del futuro della città cominciano a venire al pettine.