Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Scalata al Comune di Bari, Cassano si rifà ai 5 Stelle
POLITICA L’EX SENATORE DI FI GENERA ALGORITMI E PIATTAFORME SOCIAL. BARLETTA, CASCELLA SI DIMETTE
Si accende il clima nel centrodestra in vista delle Comunali di Bari del 2019. L’ex senatore Massimo Cassano, probabile candidato sindaco di Forza Italia, sceglie di muoversi in solitaria su un terreno che incalza i 5 Stelle. Si legge algoritmo. Il primo prodotto è un sondaggio fatto su un campione di 2 mila cittadini che vedono Cassano davanti ai grillini e all’attuale sindaco Antonio Decaro. In cantiere, inoltre, una piattaforma social molto sofisticata. Intanto a Barletta si è dimesso il sindaco Cascella.
La Lega di Salvini vuole esprimere il candidato sindaco del Comune di Bari che l’anno prossimo andrà al voto. Forza Italia, in evidente difficoltà dopo il risultato non proprio brillante delle politiche, non riesce a presentare liste con il proprio simbolo alle amministrative e si nasconde dietro le civiche. E l’ex senatore Massimo Cassano, che pure ha incassato oltre 60 mila voti nel Collegio camerale di Bari, sceglie di muoversi in solitaria su un terreno che incalza i 5 stelle.
«Un programma ambizioso — attacca Cassano — per dare voce al territorio, avvicinare chi si è allontanato dalla politica e chi nella politica non ha mai creduto». Si scrive politica e civismo. Si legge algoritmo. Il primo prodotto di questo algoritmo è un sondaggio fatto su un campione di duemila cittadini baresi di età e professioni diverse in più quartieri del capoluogo che vedrebbe il progetto civico di Cassano con le sue liste (quattro, per il momento, tra cui la sua Puglia popolare) avanti ai 5stelle, con Decaro in terza fila.
La piattaforma web, già avviata, nei prossimi giorni si arricchirà di nuovi dettagli. All’interno di questa piattaforma, che ha un progetto comune, confluiscono in autonomia tutte le liste civiche con i programmi individuali dei candidati che decidono di partecipare. «C’è una reale interazione», dice Cassano.
Il progetto poi aggregherà i programmi comuni di ogni lista, ma ciascuna lista rimarrà con la sua identità e sarà caratterizzata da un target diverso di candidati. Da chi stanno arrivando le risposte? «Dall’università e dalle scuole — prosegue Cassano — con i giovani interessati a cambiare le cose, soprattutto». La piattaforma userebbe diversi canali, a partire dai social media. Insomma, “big data” in salsa barese. «O i partiti si rinnovano — insiste Cassano — oppure muoiono. Hanno già fame di ossigeno. Occorre allargare gli orizzonti». E intanto li amplierà lunedì a Foggia, dove all’incontro di Puglia Popolare sono attesi ex parlamentari di centrodestra non eletti e non candidati.
Dopo l’arrivo ieri nel capoluogo del leader del Carroccio, che le ultime politiche hanno sdoganato anche al Sud, il neo-coordinatore regionale del partito, Andrea Caroppo, ha le idee chiare e lo sguardo puntato, oltre che al prossimo 10 giugno, data del voto in 47 comuni, soprattutto al 2019. E promette: «A breve avremo importanti novità per Bari. Il candidato ideale della Lega è una figura di assoluta discontinuità che può essere facilmente individuata dall’elettorato come forte novità e che sappia intercettare il bisogno di legalità, ordine e sicurezza su cui oggi la città vive un estremo disagio. Su questi temi siamo in condizione di fare proposte molto interessanti. Non necessariamente esponenti della società civile a tutti i costi». E mentre Cassano insegue l’algoritmo, la Lega vuole la sintesi tra le varie componenti di centrodestra. «Le primarie — conclude Caroppo — sono uno strumento che si usa laddove non c’è convergenza. A Bari siamo in condizione di poter esprimere figure autorevoli alla candidatura di sindaco. Potrebbero non essere necessarie».
Quanto alle amministrative del prossimo giugno, si profila (sempre per il centrodestra) la candidatura di Massimo Ciullo a Brindisi, su cui c’è il placet di Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia di Fitto. E per Barletta, l’ipotesi in piedi sarebbe la candidatura del consigliere comunale Flavio Basile. Proprio a Barletta si è dimesso il sindaco di centrosinistra, Pasquale Cascella, che non si ricandiderà alla competizione elettorale.
L’addio anticipato Il sindaco di Barletta Pasquale Cascella ha annunciato le sue dimissioni