Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«I fondi negli stipendi dei docenti»
L’inchiesta Irregolarità nella gestione dei soldi del Miur destinati alla ricerca. Interrotte le sedute di laurea Bufera sull’Università di Foggia, il rettore tra i 21 indagati. L’accusa: truffa e falso
Sequestri di pc e documenti della Guardia di finanza ieri mattina presso il dipartimento di Scienze Agrarie dell’università di Foggia nell’ ambito di un’indagine su presunte irregolarità nella rendicontazione di tre progetti finanziati dal Miur. Ventuno le persone indagate, tra le quali il rettore Maurizio Ricci. Le presunte irregolarità su cui indaga la procura di Foggia sono state denunciate da due professori.
Presunte irregolarità nei bilanci di tre progetti di ricerca finanziati dal Miur al dipartimento di Agraria dell’università di Foggia. È questo il fulcro dell’indagine della guardia di finanza che ieri mattina ha sequestrato computer e documenti dagli uffici dell’Ateneo: contestualmente sono stati notificati 21 avvisi di garanzia a docenti e funzionari dell’Ateneo. Tra questi c’è il rettore Maurizio Ricci, l’ex rettore Giuliano Volpe, attualmente presidente del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici del Mibact, il direttore del dipartimento di Scienze agrarie, Agostino Sevi, il professor Gianluca Nardone, ora dirigente del settore Agricoltura della Regione Puglia, il prorettore vicario dell’università di Foggia, Milena Sinigaglia, rispettivamente, questi ultimi due, ex e attuale presidente del progetto D.A.Re., il distretto agroalimentare regionale beneficiario dei finanziamenti stanziati con il Pon. Indagato anche l’ex direttore del progetto, il professor Antonio Pepe. Gli altri quindici indagati sono tutti docenti.
I reati contestati, a vario titolo, sono truffa, abuso di ufficio e falso. I presunti illeciti su cui indaga la finanza, coordinata dalla procura di Foggia, sono stati denunciati alcuni mesi fa da due docenti, Alessandro Del Nobile e Diego Centonze e riguarderebbero il Pon ricerca e Distretto Agrolimentare regionale, il D.A.Re. di cui è socia anche l’università foggiana, beneficiaria di circa dieci milioni di euro. Nella denuncia dei due professori emergerebbe che l’università avrebbe modificato in modo retroattivo la quota da trattenere, passata dal 10 al 13 per cento. Inoltre una parte di quei soldi - secondo gli inquirenti- sarebbe finita negli stipendi di alcuni professori. I docenti che hanno denunciato avrebbero inoltre riferito di essere stati allontanati e poi estromessi dal progetto quando erano già nella fase esecutiva. Il lavoro è stato successivamente affidato ad altri professori.
«Mi rincresce evidenziare come l’operazione della guardia di finanza sia stata eseguita, talvolta, con modalità discutibili - ha detto il rettore di Foggia, Maurizio Ricci - sono state interrotte le sedute di laurea. Familiari e amici degli studenti che stavano per laurearsi sono stati temporaneamente allontanati, fatti accomodare nei corridoi, incidendo non certo positivamente su quello che avrebbe dovuto essere una giornata di festa. Un fatto discutibile - ha detto ancora il rettore - soprattutto perché effettuato nei confronti di un’altra istituzione pubblica».
Sulla questione ha subito replicato la guardia di finanza. «Abbiamo eseguito solo un decreto di sequestro probatorio disposto dal pubblico ministero e abbiamo notificato 21 avvisi di garanzia per i reati di falsità ideologica, truffa aggravata e abuso d’ufficio. Tutto si è svolto in maniera corretta e non abbiamo interrotto alcuna lezione o seduta di laurea». Ha precisato il colonnello Francesco Gazzani comandante provinciale della Guardia di finanza di Foggia. In tarda mattinata le sedute di laurea sono riprese e si sono svolte regolarmente. Così come il conferimento della laurea ad honorem in Economia aziendale a Catia Bastioli, imprenditrice impegnata nella bioeconomia. «Credo sia il caso di puntualizzare - ha concluso il rettore Ricci che il Pon Ricerca e Competitività ha prodotto esiti ed effetti amministrativi nel periodo in cui non ero rettore dell’Università di Foggia. Questo dettaglio cronologico non intende respingere eventuali addebiti o responsabilità, ma mi pare un chiarimento utile se non necessario».