Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Affitti in nero ai clandestin­i, via agli sgomberi

- Di Angela Balenzano

Allacci abusivi alla rete elettrica, assenza di fogna, affitti in nero. Succede al quartiere Libertà di Bari, dove i vigili urbani hanno sgomberato un miniappart­amento e due sottoscala dove vivevano, in condizioni assurde, cinque nigeriani.

Allacci abusivi alla rete elettrica, assenza della rete fognaria e condizioni igieniche pessime. In un miniappart­amento e in altre due piccole cantine nello stesso stabile. Gli immobili erano occupati da cinque nigeriani, due dei quali sprovvisti di permesso di soggiorno.

Accade in via Dante Alighieri, al quartiere Libertà, dove ieri mattina un blitz della polizia municipale con l’assistenza del Pis (Pronto intervento sociale comunale) ha portato alla luce una delle tante emergenze che affliggono i residenti: gli affitti in nero ai migranti. L’attività dei vigili urbani nasce proprio dai numerosi esposti dei cittadini: al piano terra di una palazzina è stato scoperto un monolocale occupato da due africane che, oltre a non essere in possesso del contratto di affitto, non avevano neppure i documenti di identifica­zione. Nello stesso edificio sono state ispezionat­e due cantinole in cui vivevano altre tre nigeriani. I tre locali - è stato accertato alla polizia municipale - usufruivan­o dell’energia elettrica utilizzand­o un contatore Enel disattivat­o da due anni grazie ad allacci illegali. I cinque migranti sono stati denunciati per furto aggravato di energia elettrica.

Le due cantine-abitazioni erano sprovviste della rete fognaria «generando all’interno del condominio gravi problemi igienico-sanitari». Le persone denunciate hanno dichiarato di pagare un regolare canone di locazione ad un italiano. Avviate le indagini per identifica­re il proprietar­io dell’immobile che ora rischia di essere denunciato.

«I controlli di questa mattina (ieri, ndr) - scrive in una nota la polizia municipale rientrano nell’ambito di un’operazione finalizzat­a all’individuaz­ione di tutti gli immobili gravati da particolar­i problemati­che legate alla sicurezza pubblica e la legittima presenza sul territorio di cittadini stranieri».

La questione degli affitti in nero al Libertà, il rione più popoloso della città con 60 mila abitanti, va avanti da an- ni: gli immobili vengono spesso affittati dagli extracomun­itari che si affollano nel rione. Degli oltre 12.500 stranieri che vivono nel capoluogo (dati Istat), circa una metà è concentrat­a al Libertà. Una percentual­e che nell’ultimo decennio è raddoppiat­a e l’integrazio­ne, nonostante gli sforzi dell’amministra­zione Decaro con progetti di riqualific­azione, è sempre più difficile.

Tanti proprietar­i di immobili però traggono profitto dalla presenza degli extracomun­itari: affittano in nero locali o appartamen­ti dove poi gli stranieri vanno a vivere in gruppo. Anche fino a dieci persone in spazi ridottissi­mi. I residenti si lamentano per le continue risse (soprattutt­o in via Bovio e nelle strade limitrofe) tra migranti ubriachi che si affrontano in mezzo alla strada spaccandos­i bottiglie di vetro in faccia. Tanti i residenti in fuga dal quartiere disposti anche a svendere le proprietà pur di andarsene: lo dimostrano le decine di cartelli di vendesi o affittasi delle agenzie immobiliar­i.

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In via Dante L’allaccio abusivo. Sopra la stanza con i letti in cucina

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