Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sacralità, caduta e rinascita: l’Abbazia di Pulsano è tra i luoghi più solenni della Puglia
La storia del complesso monastico situato sul Gargano parte addirittura dal 591
L’ abbazia di Santa Maria di Pulsano è un complesso monastico situato sul Gargano. I suoi eremi sono luogo del cuore FAI. Edificata nel 591, sui resti di un antico tempio oracolare pagano dedicato a Calcante, fu affidata ai monaci dell’ordine di Sant’Equizio abate. Poco note sono le vicende storiche fino al XII secolo quando, nel 1129, l’intervento di san Giovanni da Matera e della sua Congregazione Pulsanense la fece risorgere dal grave stato di abbandono in cui versava, fondando l’ordine monastico autonomo dei poveri eremiti pulsanesi. Nel 1177 fu ultimata la costruzione della chiesa abbaziale dedicata alla Santa Madre di Dio, il cui altare, sotto il quale furono poste le spoglie di san Giovanni da Matera fu consacrato dal papa Alessandro III in pellegrinaggio sul Gargano. Al termine del XIV secolo, durante il pontificato del papa Martino V, l’Ordine Pulsanense si estinse e i superstiti passarono all’Ordine benedettino. Nel XV secolo furono i celestini a prendersi cura dell’abbazia, tutelandola dalle pretese dei signori locali. Il violento terremoto del Gargano del 1646 travolse l’archivio e la biblioteca. Nel 1966 è stata trafugata la pregevole e venerata icona della Madre di Dio di Pulsano, non ancora ritrovata, opera di quella scuola bizantino. L’abbazia è circondata da vari eremi i quali venivano utilizzati come abitazione. Spesso per accedere a questi gli eremiti erano costretti ad utilizzare corde o scale. Finalmente nel 1997, grazie anche all’interessamento dell’arcivescovo Vincenzo D’Addario, la chiesa abbaziale è stata riaperta al culto pubblico e vi è stata fondata la comunità monastica di Pulsano, di diritto diocesano, birituale: latina e bizantina. Oggi, grazie anche al contributo e alla concreta collaborazione di numerosi cittadini, presenta una comunità attiva ed attenta alle esigenze spirituali del nostro tempo. L’abbazia è sede di una fornitissima biblioteca di oltre 17.000 volumi, che esprime e riflette i bisogni sia della comunità monastica di Pulsano sia delle popolazioni del territorio che in essa hanno un valido punto di riferimento.
LA CHIESA ABBAZIALE
È STATA RIAPERTA AL CULTO PUBBLICO NEL 1997: OGGI PRESENTA UN’ATTIVA COMUNITÀ