Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Scegliere bene cosa mangiare: meglio senza
Abbiamo capito che la Natura, la terra, il mare, l’acqua, non sono un pozzo senza fondo ed esiste un grado di saturazione oltre il quale non riescono più a rigenerarsi e che la diluizione del veleno, non sempre basta a salvarci dagli effetti. Piccoli, ma consistenti passi in avanti, arrivano oggi da produttori che facendo scelte coraggiose, stanno lasciando dietro di se’ agrochimica e additivi, emulsionanti, addensanti, prodotti che migliorano la qualità visiva del prodotto. Se persino il pane contiene miglioratori, come se di suo ne avesse bisogno, vuol dire che ormai certe domande dobbiamo porcele ed in fretta. Certo, togliere sostanze che aiutano il lavoro del produttore, vuol dire faticare di più per ottenere un prodotto salubre, che si conservi bene, che sia gradevole al gusto, ma non è impossibile. Progettare un salume senza additivi, un pane con il germe di grano, un succo vivo, un extravergine ricco di biofenoli, della frutta e della verdura senza agrochimica, vuol dire essere consapevoli, profondamente consapevoli di modalità di lavorazione magari anche più lunghe e faticose, che sicuramente rendono meno in termini di quantità, ma che ci restituiscono molto in termini di benessere e di tutela di se’ e dell’ambiente.