Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Prodotti locali, ecco la norma Coldiretti a Bari
Via libera del Consiglio regionale alle norme che valorizzano e promuovono i prodotti agroalimentari «a chilometro zero». La legge, presentata da Enzo Colonna (Noi a sinistra), è stata preceduta da un lungo confronto con le associazioni agricole e quelle del commercio. «Lo scopo - dice Colonna - è di intervenire sui processi di commercializzazione e di favorire la “filiera corta”. Consumare prodotti a “km zero” significa ridurre le emissioni di gas, evitare passaggi di imballaggio, promuovere modelli virtuosi di sviluppo economico». Ai fini della definizione di prodotto «a km zero» si deve calcolare che una tonnellata di prodotto non può percorrere più di 110 km tra un punto e l’altro. La legge favorisce l’utilizzo di tali prodotti nella ristorazione collettiva e nelle forniture di enti pubblici, con la previsione di «criteri preferenziali» negli acquisti. Le norme inoltre favoriscono la «vendita diretta» da parte dei produttori e fissano regole che i Comuni sono tenuti ad osservare nella programmazione degli spazi nei mercati. Si istituisce, inoltre, un marchio «Puglia Km 0»: sarà un segno distintivo destinato a certificare la provenienza dei prodotti. Voto contrario di Francesca Franzoso (FI). «Giusto aiutare i piccoli produttori a diventare grandi - dice - e ad avere le carte in regola per vincere le sfide della concorrenza del mercato globale. Sbagliato è rinchiuderli nel mercato locale o “protetto” da agevolazioni e tutele pubbliche, tagliandoli fuori dalla regole della competizione». Plaude Napoleone Cera (Udc): «La legge garantisce maggiore rispetto per il territorio, più considerazione per le buone pratiche alimentari e adeguato sostegno ai piccoli produttori». A proposito di agricoltura: dal 27 al 29 aprile, la Coldiretti allestirà a Bari il «villaggio del contadino». Sul lungomare Imperatore Augusto è prevista la partecipazione di 150 imprese dello street food. Ultima annotazione: il Consiglio regionale, su proposta di Mino Borraccino, ha approvato una mozione con cui si chiede alla giunta di impugnare la decisione di «compatibilità ambientale» emessa dalla provincia di Taranto a favore dell’aumento delle volumetrie autorizzate nella discarica di Grottaglie.