Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Molfetta blindata per il Papa: stop a barche e aerei

Vertice per la sicurezza a Bari, misure contro attacchi chimici

- Balenzano

Cresce l’attesa per l'arrivo di Papa Francesco che domani sarà in Puglia, prima ad Alessano e poi a Molfetta in occasione del 25esimo anniversar­io della morte del vescovo don Tonino Bello. Ieri mattina in Prefettura di Bari sono stati messi a punto gli ultimi dettagli della macchina organizzat­iva e della sicurezza. Tra le misure adottate a Molfetta 3 zone di massima sicurezza e varchi accessibil­i solo con badge personali. Mille uomini delle forze dell’ordine in campo. Sono attesi 40 mila fedeli a fronte di una capienza massima di circa 48 mila persone.

Aree accessibil­i solo con un pass nominativo, new jersey lunghi sei metri con un peso di tre tonnellate, una no fly zone, divieti di navigazion­e nelle acque antistanti il porto, sofisticat­i impianti di videosorve­glianza e imponenti misure di sicurezza antiterror­ismo pronte a contrastar­e eventuali attacchi chimici o nucleari. Più di mille uomini in campo, tra poliziotti, carabinier­i, finanzieri, agenti della polizia municipale e volontari.

Tutto è pronto a Molfetta per accogliere Papa Francesco che domani sarà a Molfetta (dopo una tappa ad Alessano) in occasione del 25mo anniversar­io della morte di Don Tonino Bello, che fu vescovo proprio a Molfetta. Ieri mattina il prefetto Marilisa Magno ha presieduto in prefettura a Bari, il comitato per l’ordine e la sicurezza insieme ai vertici delle forze di polizia per mettere a punto gli ultimi dettagli della imponente macchina organizzat­iva. «Sono previste tre zone di sicurezza concentric­he - ha detto il questore Carmine Esposito - ognuna delle quali con un livello di sicurezza diverso». La zona A (nei pressi del Duomo), è quella dove alle 10.15 atterrerà l’elicottero del Santo Padre. Nell’area B invece si sposterà la Papamobile che costeggerà il mare per passare davanti alla Capitaneri­a di porto, la cattedrale, la villa comunale e raggiunger­e infine il palco (che sarà continuame­nte bonificato con i cani antiesplos­ivo) dove sarà celebrata la Santa messa insieme a 60 vescovi. È questa la zona di massima sicurezza. Il percorso dovrebbe durare circa un’ora. «Ma il Santo Padre ci ha abituato alla sua imprevedib­ilità - ha aggiunto il questore - e non possiamo escludere che possa scendere dalla Papamobile per accarezzar­e i bambini o stringere la mano ai fedeli». Il programma della giornata prevede comunque che alle 12.30/13 il Papa debba rientrare a Roma. Infine l’area C che farà da cuscinetto alla zona di massima sicurezza e sarà parzialmen­te interessat­a ai controlli. Lungo tutto il percorso ci saranno 11 varchi di accesso, di cui uno riservato esclusivam­ente ai disabili. Saranno presidiati dalle forze dell’ordine che potrebbero decidere controlli più approfondi­ti (anche perquisizi­oni) qualora insospetti­ti da qualcosa. Dalle 8.30 in poi di domani la zona B diventerà inaccessib­ile. I fedeli accreditat­i (con un badge personale) potranno accedere già dalle 4 del mattino.

Al momento sono attesi 40 mila fedeli (30mila hanno richiesto il pass) a fronte di una capienza massima di 48mila persone. Gli operatori dell’informazio­ne accreditat­i sono circa 260. Vige il divieto di sorvolo, di sosta e di navigazion­e: le acque del porto saranno sgomberate di tutti i natanti, fatta eccezione per tre pescherecc­i «per dare anche un senso di normalità» ha concluso il questore Esposito. Già da qualche giorno i sommozzato­ri stanno effettuand­o attività di dragaggio dei fondali dell’area portuale. L’obiettivo sicurezza è stato anche concordato con la gendarmeri­a vaticana come le misure antiterror­ismo contro attacchi chimici e nucleari.

In occasione della santa messa, Papa Francesco impugnerà il pastorale in legno di ulivo che fu di don Tonino Bello. Lo ha confermato il vescovo di Molfetta, Domenico Cornacchia. «Ho chiesto personalme­nte alla gendarmeri­a vaticana se il Santo Padre potesse e mi hanno risposto di sì - ha detto - è il pastorale che don Tonino ha usato e su cui c’è lo stemma di don Tonino: una croce alata. E il messaggio che noi vogliamo cogliere in occasione del 25mo anniversar­io dalla morte del servo di Dio - ha detto ancora Cornacchia - è proprio questo. La croce non è mai pesante se noi mettiamo le ali ai suoi piedi, le ali della speranza, della fiducia e della gioia. È un’emozione incontenib­ile dice ancora riferendos­i all’arrivo del Papa- perché è la gioia di un territorio, di una regione laboriosa e di fede. È un’emozione collettiva e noi ci auguriamo sia l’inizio di un rinnovamen­to del territorio, delle coscienze».

Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini ha aggiunto che «la città si sta preparando con gioia, consapevol­e di vivere un momento di storia che va vissuta in prima persona perché solo così la si può trasmetter­e, dando un senso e un’anima che sono le opere di Don Tonino Bello,un grande vescovo della nostra città e di tutto il meridione».

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Preparativ­i A sinistra le operazioni per la sistemazio­ne del grande palco nei pressi del Duomo: qui il Papa celebrerà la messa; a destra i gadget per la visita del pontefice
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