Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La pallida partita già profetizza­ta da uno striscione

- Di Gianni Spinelli

«Con il rivale assente non c’è nessun mordente». Profetico lo striscione issato dai tifosi del Foggia prima del derby con il Bari.

«Con il rivale assente, non c’è nessun mordente». Uno striscione issato dai tifosi foggiani (c’erano solo loro allo Zaccheria) è stato profetico: 90 minuti più sei di recupero sono stati di una monotonia unica, alla faccia delle pagine scritte da cantori antichi sui derby, «infuocati, emozionant­i, combattuti». Niente. Ritmo blando da una parte e dall’altra, poche azioni da rete. Un pareggio che non poteva essere altro che pareggio. Una partita da ritmo ballo-mattonella, in cui anche gli allenatori Stroppa e Grosso si sono inseriti benissimo, non agitandosi più di tanto. Effetti del primo caldo o segni anticipati di rassegnazi­one? Diagnosi difficile.

Il Foggia (dieci e lode ai tifosi per la coreografi­a e la partecipaz­ione sugli spalti) non ha tratto giovamento dal fattore campo, non pungendo in attacco con il duo Mazzeo e Nicastro. Ha avuto un atteggiame­nto più offensivo, ma è stato giusto un atteggiame­nto. Il Bari ha giocato di rimessa, con qualche ripartenza discretame­nte interpreta­ta. Grosso ha schierato Nené centrale con licenza di avanzare e ha effettuato i soliti cambiament­i nella formazione, un “tic” che raramente paga nel calcio.

E ora? Alla vigilia, Stroppa aveva dichiarato: «Dobbiamo pensare di poterle vincere tutte». Pensarlo ancora non guasterebb­e. Grosso non si era espresso, ma di certo aveva lo stesso obiettivo. Deve continuare ad averlo: la serie B resta un campionato dove tutto è possibile.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy