Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Regina dell’automotive nel Sud Italia
È la regione che assorbe in termini assoluti 1,4 miliardi di euro, pari all’1,6 per cento di quanto prodotto a livello nazionale e al 13,5 per cento del sistema economico lucano
La Basilicata è la regione italiana in cui la filiera dell’automotive ha il più alto impatto sul totale della ricchezza prodotta dal territorio. A dirlo chiaramente è il Rapporto sul settore dell’Automotive in Basilicata e nelle regioni italiane edito a marzo da Unioncamere Basilicata e dall’Istituto Tagliacarne.
Seppur basata su dati Istat, e dunque risalenti al 2015, la ricerca risulta particolarmente interessante proprio dal punto di vista dell’analisi territoriale dalla quale emerge che, se da un lato la Lombardia e il Lazio rappresentano le due regioni in cui la filiera pesa di più in termini assoluti, fatto 100 il totale nazionale (assorbendo rispettivamente il 20,7 e l’11,5%), la Basilicata è la regione che assorbe in termini assoluti 1,4 miliardi di euro, cioè l’1,6% di quanto viene prodotto a livello nazionale e il 13,5% di quanto realizzato da tutto il sistema economico regionale. Inoltre la caratteristica fondante della sua filiera è di essere fortemente sbilanciata verso la parte industriale (che pesa per oltre il 65% sul totale del valore aggiunto dell’automotive allargato lucano, a fronte di una media nazionale inferiore al 18%). Questo consente alla regione di posizionarsi su un livello di produttività molto elevato. Come sottolinea il rapporto, ciò lo si può notare dal fatto che la Basilicata è l’unica regione in cui la quota di valore aggiunto attribuibile alla filiera sul totale dell’economia locale supera (sia pure di appena 4 centesimi di punto) l’analoga quota in termini di addetti: «In tutte le altre regioni – specifica il Rapporto ci sono più addetti, in termini relativi, rispetto al valore aggiunto e questo nonostante anche in altri territori il peso dell’industria in senso stretto sia particolarmente influente (si pensi ad esempio al 41,4% dell’Abruzzo e al 37,4% del Piemonte) senza raggiungere i livelli della Basilicata». Una prestazione che viene raggiunta soprattutto grazie al comparto di produzione automobilistica in senso stretto di cui ovviamente Fca Melfi rappresenta, per quantità espresse, l’indiscussa protagonista, a cui si affiancano diversi altri nomi di medie realtà. In merito alla presenza dell’automotive nel tessuto produttivo in termini di addetti, tra le quattro regioni che giocano un ruolo da protagonista del settore (Abruzzo, Campania, Puglia e Basilicata che messe insieme sommano oltre il 90% dell’occupazione del settore nel Mezzogiorno), emerge il ruolo della Basilicata (insieme a quello dell’Abruzzo) che ha visto crescere i suoi addetti nel corso degli ultimi dodici mesi di ben 1.200 unità, ovvero più 17,7% in termini percentuali. A livello pro- vinciale, Potenza può essere considerata leader in tal senso. I dati relativi all’anno 2014 evidenziano come nella provincia quasi 4 addetti su 10 del manifatturiero siano occupati nel comparto, grazie ovviamente alla presenza sul territorio di Fca Melfi. Un contributo sostanziale proviene comunque anche da imprese che non fanno parte dell’automotive in senso classico ma dal settore del trasporto terrestre, che riveste una certa importanza anche a Potenza, sia pure su livelli inferiori rispetto a quelli della provincia di Matera che, grazie ad esso, si colloca al ventesimo posto in Italia con un’incidenza del 6,2%, cioè mezzo punto percentuale in più rispetto a quanto accade a livello medio nazionale. Per quanto riguarda la composizione degli addetti, la Basilicata anche in questo comparto si distingue per la scarsezza di forza lavoro giovane. Solamente l’1,6% della forza lavoro impiegata nell’automotive, ha meno di 30 anni. Si tratta dell’incidenza più bassa fra tutte le regioni italiane con distacchi sensibilissimi rispetto sia alla media nazionale (dove quasi il 6% degli addetti è under 30), ma anche con riferimento al Mezzogiorno. Nel complesso del manifatturiero la quota di giovani al lavoro in Basilicata è solo l’8,8%. Poco rosea, anche l’occupazione femminile nel comparto, che rappresenta solo il 14,7% del totale.