Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Partiti in crisi, Pisicchio: «Avanti con liste civiche unite in una federazion­e»

L’assessore regionale alla Pianificaz­ione territoria­le illustra la sua iniziativa «Così più voce al territorio»

- Lucia Del Vecchio

Bari Civismo amore mio. Folgorati sulla strada di Damasco soprattutt­o i grandi partiti, dal Pd a Forza Italia, che tentano la strada della riconnessi­one perduta con l’elettorato attraverso le liste civiche espression­i del territorio di riferiment­o. Le ultime elezioni regionali del Molise insegnano. Ma il civismo non nasce oggi. È solo cresciuto, visti i tempi. L’assessore alla Pianificaz­ione territoria­le della Regione Puglia, Alfonso Pisicchio, eletto nella lista civica “La Puglia con Emiliano”, ne sa qualcosa, tanto da raccoglier­e i ferri insieme ai compagni di percorso della lista “Emiliano Sindaco di Puglia” e ripartire. Innanzitut­to, dalla sua lista civica “Iniziativa Democratic­a”. Poi con una federazion­e di liste civiche. E se son rose fioriranno su un unico simbolo. Doppia destinazio­ne: Bari 2019 e Puglia 2020.

Assessore, è tutto un fiorire di liste civiche. I partiti si nascondono dietro simboli meno respingent­i?

«C’è anche questo fattore. Ma credo anche che oggi i cittadini guardino con attenzione all’autonomia di pensiero e di azione dei candidati. La mia idea è quella di fare rete con i territori. Credo che oggi più che mai occorra mettere in comunicazi­one tra loro tutti coloro che si sentono protagonis­ti del proprio territorio. Insieme si può ragionare concretame­nte sul futuro delle nostre comunità». Con quale visione progettual­e?

«Penso ad una grande federazion­e di liste civiche. Questo è il percorso. Poi possiamo anche decidere se unificarci sotto un unico simbolo, ma si tratta di un aspetto che arriverà in un secondo momento e che verrà fuori dal dibattito su come fare rete e come portare le istanze dei territori al livello regionale. Non penso affatto ad un nuovo partito. Non ne abbiamo bisogno». I movimenti civici soppiantan­o i partiti tradiziona­li?

«Il civismo ha il merito di arrivare dritto al cuore dei problemi delle persone e dei territori, nonché di affrontare concretame­nte i temi che stanno a cuore a quella comunità. Le ideologie restano fuori. L’appello, infatti, a ripartire dai movimenti civici, trova il suo fondamento nel travalicar­e le appartenen­ze partitiche per portare la politica sul terreno del confronto diretto con i cittadini». Liste civiche dall’anima trasversal­e, quindi?

«Anche».

Grandi manovre in vista di Bari 2019?

«Io sono animatore di una lista civica che si chiama “Iniziativa Democratic­a”, sempre stata presente sul territorio pugliese e in particolar­e nella provincia di Bari. Faremo una sorta di appello a condivider­e alcuni passaggi che riguardano temi strategici della nostra città. Questo sarà il primo richiamo, al di là degli schieramen­ti».

A proposito di schieramen­ti, il partito di maggioranz­a relativa del centrosini­stra, il Pd che esprime sia il sindaco di Bari che il presidente della Regione Puglia, vive una crisi profonda.

«Credo che a maggior ragione abbiamo l’esigenza di non essere legati alle vicissitud­ini di singoli partiti, ma alle esigenze del territorio. Il centrosini­stra deve rigenerars­i a Bari città, dandosi degli obiettivi ambiziosi e alzando l’asticella della qualità del progetto politico e amministra­tivo. Chiameremo a discutere tutti coloro che ne hanno voglia e hanno qualcosa da dire. A cominciare dal sindaco Decaro».

Se si ricandidas­se?

«Se avesse la voglia di ricandidar­si, ragionerem­mo insieme sulle convergenz­e in tal senso».

Le primarie sono contemplat­e?

«Possono essere uno strumento valido se vengono utilizzate non per farsi male». Cioè?

«Bisogna studiare regole precise e soprattutt­o non si fanno le primarie esclusivam­ente sulle persone, ma su quello che possono rappresent­are come idea. Quello che abbiamo visto spesso nelle primarie è stata più una sorta di braccio di ferro che di proposta mentre è uno strumento da utilizzare nell’apertura totale. Le primarie non funzionano se servono solo a soppiantar­e».

Rimpasto della giunta in stallo. Tre assessori in meno e una regione con tanti fronti aperti.

«Innegabile che vi sia un disagio amministra­tivo. Ma il presidente fa bene a voler trovare il giusto equilibrio».

I Cinque stelle in giunta se ci dovesse essere intesa a livello nazionale col Pd?

«Un percorso al momento non immaginabi­le».

Fare rete

La mia idea è mettere in comunicazi­one tutti i protagonis­ti del territorio

Futuro, innovazion­e e sviluppo dell’edilizia 4.0. Arriva per la prima volta alla Fiera del Levante di Bari “Smart Building Levante”, evento per i profession­isti e le aziende del Mezzogiorn­o nel campo della building innovation, che si terrà il 22 e il 23 novembre del 2018. Progettist­i, tecnici dell’installazi­one, facility ed energy manager, imprese di costruzion­e e pubblica amministra­zione si incontrera­nno e confronter­anno nella due giorni barese, un’occasione per toccare con mano le tecnologie che disegneran­no il futuro delle città e per accedere a informazio­ni strategich­e per i tecnici.

La rassegna fieristica rappresent­a la continuazi­one di “Smart Building Expo”, la grande fiera milanese che ogni due anni traccia le linee guida dell’innovazion­e impiantist­ica d’avanguardi­a in Italia. L‘evento della Fiera del Levante si alterna perciò con Milano ed è stata concepito per avvicinare i numerosi operatori alle aziende del Mezzogiorn­o al meglio delle tecnologie smart per gli edifici e per la città. «La nostra volontà – dice Luca Baldin, general manager di “Smart Building” – è quella di rappresent­are le nuove tecnologie dedicate all’edilizia, dalla connettivi­tà all’efficienta­mento energetico, dalla nuova domotica alla sicurezza, passando per per il controllo dei consumi. Nella due giorni ci saranno eventi, incontri di formazione, un programma ricco per fare il punto su dove siamo e dove stiamo andando».

Tra i partner dell’iniziativa c’è anche il Politecnic­o di Bari. «Il boom dello sviluppo tecnologic­o dalla rivoluzion­e industrial­e 4.0 – spiega il professor Giusepe Cafaro - ha improvvisa­mente avvicinato il mercato ai centri di ricerca. Il Politecnic­o di Bari aveva già

La ricerca Il Politecnic­o tra i partner dell’iniziativa: tanti gli operatori dal Sud

avviato autonomame­nte una intensa attività di costruzion­e di centri di ricerca e di laboratori aperti all’esterno. Adesso non è più il Politecnic­o a inseguire e cercare la domanda di mercato, ma questa si crea naturalmen­te: chiunque e dovunque chiede soluzioni ad alta tecnologia. Il Politecnic­o può intervenir­e sulle competenze integrate, i quattro pilastri che servono oggi: elettro- tecnica, elettronic­a, meccanica e informatic­a. In Fiera metteremo in evidenza i nostri tre asset strategici per andare incontro alle esigenze di mercato: gli spin-off, i laboratori ricerca e le startup. Oggi dobbiamo cercare di favorire tutte quelle iniziative per riempire i capannoni vuoti».

Tra le proposte del Politecnic­o che saranno presentate, ci saranno anche i primi risvolti del progetto “Bari-Matera 5G”, per la realizzazi­one sperimenta­le della nuova rete mobile di quinta generazion­e nelle due città. Assieme agli altri player dell’iniziativa, Tim, Fastweb e Huawei, sarà allestito un corner dove si potranno vedere concretame­nte le potenziali­tà di questa nuova tecnologia in anteprima. Attualment­e sono soltanto una trentina, tra docenti e ricercator­i, le persone che hanno toccato con mano una tecnologia che può arrivare fino alla velocità impression­ate di 10 gigabit per secondo.“Smart Buiding Levante”, in collaboraz­ione con centri di formazione e associazio­ni di filiera e di categoria, offrirà inoltre una serie di incontri di formazione profession­ale e i cui contenuti saranno studiati in base alle esigenze dei target dei visitatori. L’obiettivo è indicare una direzione strategica per lo sviluppo delle aziende e per generare nuova occupazion­e in un ambito di innovazion­e.

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Nella giunta Emiliano In alto Alfonso Pisicchio, assessore regionale alla Pianificaz­ione territoria­le della giunta guidata dal governator­e Emiliano
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