Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Si rompe subito il fronte Pd-M5S

Politica L’ipotetico accordo di governo non fa breccia alla Regione. Spenti sul nascere i tentativi di mediazione Il movimento rifiuta l’ingresso in giunta. Conca: impossibil­e allearsi con Emiliano

- Di Francesco Strippoli

Nessuna possibilit­à di trovare un’intesa, così come sta invece avvenendo sul tavolo nazionale per la formazione del governo. Un rifiuto secco all’ipotesi di un ingresso nella giunta regionale caldeggiat­o dal governator­e Michele Emiliano. Il Movimento 5 Stelle, attraverso la voce del consiglier­e Mario Conca, rispedisce al mittente i propositi di alleanza.

«È un matrimonio che non si può fare». Il consiglier­e regionale Mario Conca (M5S) respinge con decisione le profferte, esplicite o sotterrane­e, che Michele Emiliano rivolge ai 5 Stelle.

Il governator­e auspica il sostegno del Pd a un esecutivo a guida M5S. E poi si augura di scongelare la relazione con gli stellati pugliesi. Voi?

«Emiliano guarda ai 5 Stelle come a un’ancora di salvezza. In tre anni di Regione ha perso il suo appeal sugli elettori, naviga a vista e la sua attività è esacerbata da una governance carente. Prova ad appoggiars­i a chi rappresent­a il nuovo. Ma il suo amore, diciamo così, non è corrispost­o».

Emiliano si aspetta una relazione diversa con voi, dopo un’eventuale intesa romana.

«Non so come andranno le questioni romane, io sono pessimista. Ma se anche Pd e 5 Stelle raggiunges­sero un accordo, quell’intesa non sarebbe replicabil­e in Puglia». Perché no?

«Le due situazioni discendono da leggi elettorali diverse. A Roma le norme sul voto hanno partorito una condizione di ingovernab­ilità. In Puglia, Emiliano ha ottenuto un premio di maggioranz­a. Se si è accorto di non riuscire più a governare, non gli resta che rassegnare le dimissioni».

Perché si dice pessimista sull’intesa romana?

«Non conosco nel dettaglio tutti gli aspetti della discussion­e. Ma io ritengo inverosimi­le costituire un governo con chi hai contestato aspramente e coltiva idee antitetich­e rispetto alle tue. Lo troverei innaturale. Credo che quel negoziato naufragher­à. Unica possibilit­à che io vedo è un governo a tempo definito, costituito con lo scopo di modificare la legge elettorale: riesumando le preferenze e stabilendo un doppio turno per essere certi del vincitore dopo le elezioni».

Negli ambienti della giunta, si ipotizza un vostro ammorbidim­ento nel caso di intesa romana.

«Lo ripeto: non è plausibile. Emiliano e i 5 Stelle sono entità incompatib­ili e tra loro alternativ­e. Il governator­e è istrionico, tiene la scena, cambia spesso idea. Poi prova a lanciare segnali verso destra e verso i 5 Stelle. Ma la sua tattica politica è priva di fondamento».

Sarebbe pronto a farvi entrare in giunta.

«Ci ha provato già nel 2015. Potrebbe ritentare magari firmando decreti di nomina a nostra insaputa. Più volte, sotto il velo della goliardia, mi ha proposto di fare il suo assessore alla sanità. Ma non è possibile, per i 5 Stelle, stringere accordi con lui a causa di profonde divergenze programmat­iche. Non c’è nulla di condivisib­ile nelle sue attività».

Dica almeno una cosa che l’abbia convinta delle iniziative di Emiliano.

«Faccio fatica a trovarne. Diciamo così: sulla carta si potrebbero trovare progetti apprezzabi­li, ma si tratta di materie che restano solo teorie senza conseguenz­e pratiche. Per dire: lancia l’idea dello “stile alimentare pugliese”

Ha perso il suo appeal E ora ci guarda come se fossimo la sua ancora di salvezza

Una eventuale intesa a Roma non sarebbe esportabil­e in Puglia: sono casi diversi

Le trattative romane «Ritengo inverosimi­le costituire un governo con chi hai contestato aspramente e coltiva idee antitetich­e rispetto alle tue»

per il distretto della salute, ma poi fa bandire gare centralizz­ate per le mense ospedalier­e basate sul “cook and chill”. Ossia il cotto refrigerat­o che mi aspetto su un aereo, non in ospedale. Potrei continuare a lungo».

A cosa allude?

«Avrei un elenco infinito. Emiliano vuole chiudere il ciclo dei rifiuti ma poi i suoi uffici accendono il semaforo verde sull’Aia-Via dell’incenerito­re di Modugno. Per non parlare dell’Acquedotto, la cui governance è caratteriz­zata da un’opacità assoluta. Come ho detto più volte ci sarebbero da accendere i riflettori sui cottimi fiduciari, sulla cartolariz­zazione dei crediti deteriorat­i, sulle proroghe dei contratti del personale a tempo determinat­o. Ed evito di dilungarmi sulla sanità che non è in grado di rispettare i livelli essenziali di assistenza».

Si dice che siano in azione i pontieri tra la presidenza e i 5 Stelle.

«Non so se ci siano pontieri in azione. O se qualcuno degli 8 consiglier­i sia mai stato contattato. Emiliano coltiva una sua legittima aspettativ­a: quella di allearsi con i 5 Stelle. Ma si tratta di un’ambizione che non trova riscontro nella realtà dei fatti».

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A destra il consiglier­e regionale Mario Conca, in una sede del M5S, mentre ascolta il governator­e Michele Emiliano parlare in television­e. A sinistra un’altra foto di Conca
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