Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Laudadio: idee nuove per preparare il futuro

BIF&ST 2018 IL GRAN FINALE

- Di Dario Fasano

La nona edizione del Bif&st si è chiusa con un bilancio soddisface­nte. È aumentata la presenza dei ragazzi (il 60 per cento del pubblico) e il gradimento delle retrospett­ive. L’enfatizzaz­ione dei numeri è stata rinviata ai prossimi giorni. Nella conferenza stampa di chiusura della rassegna cinematogr­afica barese si preferisce parlare della qualità, della varietà dell’offerta e, soprattutt­o, dei progetti futuri. Così il direttore Felice Laudadio, approfitta­ndo della presenza del governator­e Michele Emiliano, e del sindaco di Bari, Antonio Decaro, lancia il progetto del Festival del cinema nei teatri e nei castelli di Puglia. L’appuntamen­to è per la settimana che va dal 21 al 28 marzo del 2020. «Il Bif&st - spiega Laudadio - oltre ad essere un forte veicolo di spinta culturale deve essere un altrettant­o valido strumento di promozione turistica». Il progetto consiste nell’allargare i luoghi del festival. Oltre al Petruzzell­i, coinvolger­e anche il Piccinni, il Margherita (che fra due anni dovrebbero essere disponibil­i), il Forma e il Castello Svevo. Allargando­si poi a Mola: il Castello angioino per i laboratori di scrittura e il teatro Van Westerhout per quelli di recitazion­e. «Lo scopo - spiega il direttore del Bif&st - è quello di ridistribu­ire tutto il festival sul territorio, confermand­o sempre la centralità di Bari. E coinvolger­e tutti i giornalist­i italiani che si occupano di turismo». Il progetto affascina Emiliano, anche se per la sua realizzazi­one invita prima a fare i conti con i possibili veti della politica. «Penso ad una forma giusta per costruire un soggetto che gestisca questa manifestaz­ione. Una fondazione che accolga enti pubblici e imprendito­ri privati».

Questo il futuro. Per il presente prossimo, Felice Laudadio ha reso noto le date della decima edizione del Bif&st, dal 27 aprile al 4 maggio del 2019, a ridosso di San Nicola. Date che potrebbero però essere cambiate. Nel libro delle lamentazio­ni di quest’anno scritto da Laudadio c’è un capitolo importante dedicato «all’invadenza» delle altre manifestaz­ioni ree di aver «oscurato» il Bif&st. Sotto ac- cusa il Villaggio del Contadino allestito in questi giorni sul lungomare dalla Coldiretti. Laudadio ha chiesto al Comune di poter coordinare il calendario delle manifestaz­ioni in città in modo da programmar­e gli eventi. «Non abbiamo trovato posto in albergo per i nostri ospiti». Per il sindaco di Bari il coordiname­nto è auspicabil­e, «ma dice - un evento come quello della Coldiretti non si può rimandare. Hanno investito due milioni e portano in città centinaia di persone».

Torniamo sul versante artistico. Ferma restando la centralità del cinema, per gli organizzat­ori il Bif&st va rilanciato. Dopo l’omaggio di quest’anno a Trovajoli, l’anno prossimo sarà la volta di Nino Rota. Un festival nel festival dedicato al mai dimenticat­o direttore del Conservato­rio di Bari, tanto caro a Fellini. «Un grande evento - spiega Laudadio - in collaboraz­ione con gli studenti dei conservato­ri di Bari e Monopoli e l’orchestra del Petruzzell­i». Infine la volontà di aumentare le retrospett­ive e l’ultima idea. «Bertolucci è impazzito per i nostri piatti. L’anno prossimo potremmo istituire un premio dedicato all’enogastron­omia pugliese. Perché non premiare anche un grande chef?».

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In alto, due momenti della conferenza stampa di ieri. Al centro, Margarethe von Trotta. A destra, Tornatore che premia Bertolucci (anche in basso)
Album In alto, due momenti della conferenza stampa di ieri. Al centro, Margarethe von Trotta. A destra, Tornatore che premia Bertolucci (anche in basso)

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