Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il film di Checco? In Sicilia forma i pubblici impiegati
Il sindaco di Avola: «Ridendo si diventa efficienti»
Il Comune di Avola, nel Siracusano, ha inserito la visione del film Quo Vado con Checco Zalone in un programma di formazione professionale dei suoi impiegati. «L’ironia dell’artista barese sul posto fissospiega in un’intervista il sindaco Luca Cannata - aiuta i dipendenti comunali a riflettere e soprattutto a diventare più efficienti».
Cannata Divertirsi aiuta a memorizzare il messaggio trasmesso
Mai corso di formazione professionale fu più divertente. Sembrerà strano, ma ad Avola, un Comune di 33 mila abitanti in provincia di Siracusa, l’aggiornamento per i dipendenti consiste nella proiezione di due film divertenti e anche un po’ dissacranti proprio sul lavoro degli impiegati pubblici. Il sindaco, Luca Cannata, al suo sesto anno alla guida di una giunta di centrodestra, ha fatto cadere la scelta su Quo vado, pellicola del 2016 diretta da Gennaro Nunziante e interpretata da Checco Zalone. Con grande soddisfazione di tutti i dipendenti. Quarto film del poliedrico Luca Medici, campione di incassi (65,3 milioni di euro in poco più di un mese e mezzo) e vicino a superare il primato di Avatar, Quo vado è una parodia sul posto fisso intriso di luoghi comuni sui meridionali e sulla poca voglia di lavorare di chi, pur tra mille difficoltà, riesce a conquistare e mantenere l’occupazione in un ufficio pubblico.
Sindaco, sembra quasi un paradosso. Perché ha scelto proprio quel film?
L’ironia dell’artista barese sul posto fisso e dintorni induce a riflettere
«Per prima cosa perché credo che la formazione e l’aggiornamento professionale vadano intesi come qualcosa di positivo, pur tenendo ben presente l’obiettivo principale che è il raggiungimento dell’efficienza. Ci siamo orientati sulla proiezione di due film (il secondo, L’ora legale di Ficar- ra e Picone, è in programma per il 23 maggio, ndr) perché il divertimento e la risata suscitano emozioni e aiutano a memorizzare meglio il messaggio. Quo vado ci è sembrato perfetto perché è uno spaccato realistico di come viene percepita la pubblica amministrazione dal cittadino comune». Come è stata accolta la sua iniziativa?
«Molto bene. Tutti gli impiegati hanno commentato che quella proposta nel film è una realtà un po’ datata perché adesso si lavora sodo dappertutto».
La classe degli impiegati
comunali è quindi bistrattata più per pregiudizio che per negligenze reali. È questo che intende?
«Gli utenti non sono sempre facili da trattare, qualche vizietto ce l’hanno anche loro. Tra una risata e l’altra, però, riusciamo a parlare seriamente delle consuetudini da archiviare sul posto di lavoro e anche dei vizi dei politici».
La formazione e l’aggiornamento si limitano alla proiezione di due film o c’è anche altro?
«Presenteremo il piano anti corruzione e il nuovo sistema marcatempo con cartellini personalizzati con foto in modo che nessuno possa timbrare al posto di un collega». Ha problemi di assenteismo nel suo Comune? «Tutto nella norma, qualche caso sporadico c’è».
Ha già in mente altre iniziative originali come questa?
«I dipendenti sono abituati al confronto perché da quando sono sindaco li incontro regolarmente. In questo caso, ironizzare sulla figura dell’impiegato pubblico è servito a riflettere. Chi è bravo ed efficiente vi ha assistito con la sana consapevolezza che si tratta solo di uno spaccato della realtà».