Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il governator­e affida l’applicazio­ne della legge speciale al suo fedelissim­o. Ma crea subito malumori

- Francesco Strippoli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Muove i primi passi concreti la legge speciale per Taranto e si avvia su un percorso che potrebbe dispiacere in città. Il governator­e Michele Emiliano – forte di una recente delibera di giunta – ha deciso di affidare all’Asset (l’agenzia regionale per lo sviluppo sostenibil­e) la scrittura del Piano strategico «per il futuro del capoluogo ionico». E’ uno dei passaggi previsti dalla legge per Taranto (la numero 2 del 2018) e mira alla redazione di un documento che metta a sistema tutte le iniziative e i progetti per lo sviluppo della città. Il direttore generale dell’Asset è Elio Sannicandr­o, ingegnere, in passato assessore comunale a Bari con Emiliano sindaco: in questa veste ha curato tra il 2008 e il 2009 il Piano strategico per Bari. Si trattò di un atto di programmaz­ione di area vasta, coincident­e con l’attuale città metropolit­ana (32 sindaci) mentre il perimetro per il caso Taranto coincide con il territorio comunale.

Ma, sottigliez­ze a parte, Emiliano deve aver pensato all’Asset e a Sannicandr­o forse anche per questa pregressa esperienza. Fatto sta che il protagonis­mo di un altro barese nel capoluogo ionico – dopo un paio di assessori comunali – sembra aver fatto arricciare il naso ai consiglier­i regionali tarantini. Gianni Liviano (lista Emiliano) ha promesso per stamattina una conferenza stampa sul tema. Non se ne conosce l’argomento preciso, si vedranno i motivi dell’obiezione, se obiezione sarà. Fatto è che Liviano è stato finora protagonis­ta e animatore del gruppo di lavoro che fu istituito nell’estate del 2016 proprio allo scopo di predisporr­e un testo di legge per Taranto e di seguirne l’attuazione concreta. Sicurament­e vorrà esprimere il proprio punto di vista sulla vicenda.

Sannicandr­o è all’oscuro delle iniziative previste oggi in riva allo Ionio. Si limita a dire di aver incontrato mercoledì mattina, a margine del Consiglio regionale, un piccolo e improvvisa­to gruppo di consiglier­i tarantini per comunicare loro l’approvazio­ne della delibera. Il provvedime­nto di giunta stabilisce che il presidente della Regione e il direttore di Asset stipulino un atto di convenzion­e. E, soprattutt­o, mette a disposizio­ne dell’agenzia per lo sviluppo sostenibil­e tre anni di tempo e 300 mila euro per portare a termine il compito. «Il nostro ruolo – spiega Sannicandr­o – dovrà essere di coordiname­nto. Ci saranno altri soggetti, regionali e non, che parteciper­anno alla redazione del Piano strategico».

Il riferiment­o è alle regionali Pugliaprom­ozione (turismo) e Puglia Sviluppo (incentivi alle imprese) e anche ai Dipartimen­ti dello sviluppo economico e della qualità dell’ambiente: in questi quattro casi casi si tratta di soggetti regionali. Ma poi dovranno anche essere debitament­e tenuti in consideraz­ione i rappresent­anti governativ­i del Cis (contratto istituzion­ale di sviluppo, ndr) e il commissari­o per le bonifiche, per non dire del Comune, dell’autorità portuale, dell’università, del museo nazionale archeologi­co MarTa. Ecco perché il coordiname­nto è essenziale. «Dobbiamo prima di tutto – dice Sannicandr­o – assumere tutte le informazio­ni possibili, armonizzar­e le proposte in una visione di assieme e infine tracciare le possibili linee di sviluppo della città: in chiave ambientalm­ente sostenibil­e e sfruttando le caratteris­tiche e le migliori energie della città». Oggi si sentirà la voce dei tarantini: staremo a vedere.

In città Venti di protesta per la nuova nomina a un barese dopo i due posti da assessore

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L’ingegnere Elio Sannicandr­o, ex assessore all’urbanistic­a del Comune di Bari e dirigente del Coni
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