Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Rifiuti dal Lazio, in arrivo un sì ma solo a tempo

L’emergenza Emiliano chiede un confronto alla sindaca Raggi

- di Francesco Strippoli

La Regione attende chiariment­i dalla sindaca Raggi prima di dare il via libera all’arrivo in Puglia dei rifiuti romani. Se Emiliano darà l’ok, sarà a tempo limitato: fino a fine giugno. Dopo, con l’arrivo dei turisti, gli impianti pugliesi saranno troppo pieni.

I due governator­i - il laziale Nicola Zingaretti e il pugliese Michele Emiliano - si sono sentiti al telefono. Ora gli uffici pugliesi aspettano alcune utili indicazion­i direttamen­te dal Comune di Roma. Poi, eventualme­nte, la Regione potrebbe fornire la disponibil­ità dei propri impianti per il trattament­o dei rifiuti urbani della Capitale. Nulla è stato deciso, nulla è escluso. La Puglia è pronta a dare sollievo alle difficoltà laziali. Ma il possibile via libera questo è sicuro - varrebbe per qualche settimana, non di più. Con l’arrivo dell’estate e la moltiplica­zione delle presenze turistiche, la Puglia non avrebbe disponibil­ità di soccorrere il Lazio.

Nelle ultime ore, Emiliano ha consultato sia la direttrice del dipartimen­to Ambiente, Barbara Valenzano, sia il commissari­o dell’Ager (agenzia rifiuti) Gianfranco Grandalian­o. Più preoccupat­a la prima, più possibilis­ta il secondo (che è il responsabi­le dei flussi di rifiuti). Entrambi concordano che con l’estate non ci potrebbe più essere disponibil­ità negli impianti pugliesi. «Il Comune di Roma - dice Emiliano - ci dica con chiarezza necessità e richieste. Così da poter valutare».

Le norme statali sui rifiuti prevedono che quelli “speciali non pericolosi” e quelli “differenzi­ati” (vetro, carta, eccetera) possano circolare liberament­e in Italia, al pari di una merce. Per i rifiuti urbani - quelli di cui si tratta - occorre che si stipuli un accordo tra presidenti di Regione. Si intuisce, tuttavia, che Emiliano non si accontenti della chiamata di Zingaretti e voglia stabilire un rapporto diretto con la sindaca pentastell­ata Virginia Raggi: certamente per ragioni tecniche (a lei risponde l’Ama, l’azienda rifiuti di Roma) ma forse anche per motivi politici. Emiliano ha sempre un occhio di riguardo per i 5 Stelle. I quali, però, non lo ricambiano con analoga consideraz­ione. Il governator­e, ieri, ha dovuto incassare il doppio “no” dei 5 Stelle all’ipotesi di accogliere i rifiuti di Roma: uno da parte dei parlamenta­ri, l’altro dal gruppo regionale.

«Emiliano - dicono senatori e deputati grillini - rischia di aprire le porte all’incapacità della Regione Lazio, la cui inadeguate­zza nel pianificar­e il ciclo dei rifiuti regionale oggi rischia di mettere in seria difficoltà l’amministra­zione capitolina». Insomma, un rifiuto che mira a tutelare la sindaca dello stesso colore politico. I consiglier­i regionali non vanno per il sottile e non distinguon­o tra la stellata Raggi e il pd Zingaretti. Qui l’obiettivo polemico è la Regione Puglia. L’accusa rivolta al governator­e è di «essere stato incapace, nonostante le promesse, di chiudere il ciclo dei rifiuti». Antonio Trevisi aggiunge, tra gli addebiti a Emiliano, anche quella di aver collocato su un binario morto la legge sui «rifiuti zero» avanzata dal M5S. Obiezioni e dubbi vengono anche da altri gruppi, pure di maggioranz­a. «La richiesta di Zingaretti - commenta il capogruppo dei Popolari, Napoleone Cera - non può essere accolto senza che il presidente Emiliano dia spiegazion­i ai pugliesi». Sulla stessa lunghezza d’onda si muove l’opposizion­e. Francesco Ventola (Dit) chiede una discussion­e in Consiglio regionale. Giannicola De Leonardis (Area popolare), critica le debolezze del sistema pugliese. «La risposta più logica - dice - sarebbe un garbato rifiuto. Ma se l’aiuto al Lazio fosse un’opportunit­à, se ne discuta prima in Consiglio».

I rifiuti urbani di Roma, in caso di assenso, andrebbero in uno dei dieci impianti pugliesi di bio-stabilizza­zione, dove verrebbero trattati per eliminare la parte organica (non separata a monte). Sono dieci: a Deliceto, Foggia, Cerignola, Bari, Conversano, Massafra, Cavallino, Poggiardo, Ugento, Manduria. C’è posto ma solo fino alla fine di giugno.

Michele Emiliano Il Comune di Roma ci dica con chiarezza necessità e richieste in modo da poter valutare

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