Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Quattro bimbi non vaccinati esclusi da una scuola della Bat
Neanche la polizia è riuscita a farli entrare. I genitori: «Grave discriminazione»
«Vietato l’ingresso ai cani e ai non vaccinati». A mostrare il cartello, scritto con una penna su un foglio di carta e con inquietanti richiami storici, sono due bambini di cinque e sei anni davanti all’ingresso della scuola dell’infanzia «San Paolo» di Trani.
La foto, finita sui social, ha riacceso le polemiche in merito alla questione dell’obbligo vaccinale necessario per frequentare la scuola, come disposto dal Ministero. Un caso che esplode a poche settimane dal termine dell’anno scolastico, quando invece sembrava che gran parte delle questioni più spinose fossero state rinviata a settembre.
Ieri, racconta il papà di uno dei due piccoli, «è stato impedito il regolare accesso all’asilo a quattro bambini, tra cui mio figlio. Una bidella posizionata davanti al cancello, rigorosamente chiuso, permetteva l’ingresso a tutti i bambini tranne che ai nostri. La comunicazione dell’interruzione della frequenza ci è stata fatta lunedì. Il primo giorno abbiamo chiesto l’intervento dei carabinieri e ci hanno fatto entrare, ieri invece nemmeno l’arrivo della polizia ha cambiato le cose».
Il genitore del bambino ci tiene a sottolineare di non essere ‘no vax’ a prescindere, ma di essere per il consenso informato. «Abbiamo fatto una comunicazione alla Asl chiedendo un incontro chiarificatore sui possibili effetti collaterali dei vaccini, soprattutto nei confronti dei bambini più grandi - ha detto - avevo già diffidato la scuola perché non possono escludere i bambini. Avrebbero dovuto limitarsi a fare una comunicazione alla Asl. Ora pensiamo di fare un esposto perché secondo noi potrebbero esserci anche dei profili penali, come l’abuso di ufficio e l’interruzione di pubblico servizio».
Per i genitori c’è stata anche una discriminazione in quanto i piccoli sarebbero stati tenuti fuori sono nel circolo De Amicis, di cui fa parte l’Istituto San Paolo. «In tutte le altre scuole della città invece sono entrati - precisano come chiesto tra l’altro dal sindaco che aveva invitato a far concludere l’anno scolastico ai bambini. Tra l’altro i bambini hanno particolarmente sofferto per questa situazione perché non capivano perché non li hanno fatti entrare. A due settimane dalla fine della scuola è una forma di crudeltà. Mio figlio frequenta l’ultimo anno e vorrebbe salutare i suoi amichetti. Stiamo pensando – conclude il genitore – di chiedere anche il supporto di una psicologa perché il benessere dei bambini è al primo posto e anche la scuola dovrebbe tutelarlo».
In questa battaglia i genitori si sono fatti affiancare da un legale, l’avvocata Fiorella Liotta, che precisa: «I bambini non vaccinati che hanno iniziato l’iter con la Asl possono frequentare la scuola. Ne è prova il fatto che numerosi sono i provvedimenti dei Tribunali Amministrativi Regionali che hanno riammesso i bambini a scuola. In merito si è espressa anche l’Avvocatura dello Stato. E poi ci sono profili per ritenere il procedimento amministrativo della scuola nullo».
Dal circolo didattico Edmondo De Amicis, invece, nessun commento. Almeno per ora. Le uniche comunicazioni sono quelle ufficiali fatte pervenire alle famiglie interessate «Alla data del 30 aprile 2018 – si legge nella lettera che richiama i Decreti Legge 73 e 148 del 2017 - risulta che l’alunno non è in regola con gli adempimenti vaccinali e non è stata depositata presso l’Ufficio di Segreteria la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni ovvero l’esonero, l’omissione o il differimento delle stesse. Pertanto, l’alunno è escluso con effetto immediato dalla frequenza della scuola dell’infanzia e potrà essere riammesso solo a decorrere dalla data di presentazione della suddetta documentazione».
Non siamo ‘no vax’ a prescindere, ma vogliamo il consenso informato
Faremo un esposto perché potrebbero esserci conseguenze penali