Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Bufera di governo su Emiliano
Politica Nella chat dei consiglieri si scatena la polemica. Duro il popolare Cera: «Basta, c’è un limite a tutto» Al presidente della Regione piace il contratto M5S-Lega, in maggioranza è rivolta
Michele Emiliano parla in tv e dichiara di condividere il contratto di governo stipulato da Lega e Movimento 5 Stelle. Il governatore lo definisce «compatibile» con il programma della Puglia e su di lui, subito, si scatena la bufera. Visibile (nelle agenzie di stampa) e invisibile (nella chat dei consiglieri regionali di maggioranza). Un’autentica sollevazione, capitanata da Napoleone Cera (capogruppo dei Popolari): «Hai fatto una campagna elettorale pro 5 Stelle, continui a insistere su argomentazioni campate in aria. Adesso basta, la Puglia è ferma».
Michele Emiliano parla in tv e dichiara di condividere il contratto di governo stipulato da Lega e 5 Stelle. E mentre i suoi consiglieri regionali fanno le pulci al documento, il governatore lo definisce «compatibile» con il programma della Puglia. Su Emiliano si scatena la bufera. Visibile (nelle agenzie di stampa) e invisibile (nella chat dei consiglieri di maggioranza).
Le parole di Emiliano arrivano nel corso di una intervista a Sky Tg 24. «Mi auguro - dice che il nuovo governo nasca perché sarebbe una catastrofe andare subito a votare. Non è il mio governo. Io speravo in una sintesi ardita tra M5S e Pd. Renzi ha fatto fallire questo progetto. A questo punto mi auguro che questo programma di governo che, nella sostanza e con alcuni distinguo, è compatibile con il programma della Puglia, venga interpretato in modo adeguato». Emiliano tiene ad aggiungere che se il governo «non dovesse rispettare i nostri valori» la Puglia sarebbe in grado di opporsi. Lo dice in riferimento agli immigrati: «La nostra - afferma il governatore - è terra di accoglienza, noi la gente in mare non la ributteremo mai». I distinguo, tuttavia, non servono ad attutire la portata esplosiva delle dichiarazioni. La prima a reagire è la vice ministra Teresa Bellanova: «Che il contratto M5S-Lega piaccia a Emiliano svela il suo vero volto politico e umano. Anche definirlo trasformismo sarebbe attribuirgli una qualche dignità. Quanto al destino del Pd mi sembra eccessivo che un signore filo M5S e filo-leghista possa vestire i panni del nostro salvatore». Replica anche Carlo Calenda dopo che Emiliano allude alle responsabilità del governo nella gestione dell’Ilva e nelle morti sul lavoro in quella fabbrica. «Una persona indecente dice il ministro - che deve essere mandata a casa».
Si scatena il confronto anche nella chat dei consiglieri di maggioranza. Molti protestano ed Emiliano prova a rabbonirli invitandoli a «sedere» davanti alla tv, ascoltare la sua intervista e poi confrontare il programma di governo con quello della Regione. Molti replicano in maniera seccata. Il più aspro è il capogruppo dei Popolari, Napoleone Cera. Il quale risponde così all’invito di sedersi e ascoltare l’intervista: «No Michele, se vuoi facciamo due passi, perché siamo stanchi di rimanere seduti. Hai fatto una campagna elettorale pro 5 Stelle, continui a insistere su argomentazioni campate in aria (sempre a favore dei 5 Stelle), sei sparito come coalizione e come partito. E intanto la Puglia è ferma. C’è un limite a tutto, ora basta». Intanto, mentre Emiliano loda il programma di governo, i consiglieri Enzo Colonna e Fabiano Amati ne rilevano le incongruenze rispetto alle posizioni assunte dai 5 Stelle pugliesi. Nel capitolo «sull’acqua pubblica», il programma prevede che la gestione sia affidata a «società di servizi a livello locale». Ossia la formulazione attuale, mentre i grillini pugliesi auspicavano la costituzione di quelle che Amati chiama «fantomatiche aziende speciali».
In tv
Il numero uno della Regione ha parlato di compatibilità su certi punti