Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Timbrava al Di Venere ma andava a fare la spesa Arrestato un radiologo
Martedì avevano trovato i cancelli della scuola dell’infanzia chiusi e per protesta i genitori li avevano fotografati con in mano un cartello: «Vietato l’ingresso ai cani e ai non vaccinati». Ieri i due bimbi sospesi dalla dirigente dell’Istituto San Paolo di Trani perché non sarebbero stati in regola con le vaccinazioni, sono tornati in classe fra gli abbracci dei compagni. Come ha chiarito la dirigente, Paola Valerio Gasbarro, le famiglie hanno provveduto a inviare la documentazione che attesta l’avvio dell’iter vaccinale e di conseguenza sono stati revocati i provvedimenti di sospensione: «Sono contenta che sia stata rispettata la legge – ha detto la dottoressa Gasbarro – e che quelle famiglie siano rientrate nella comunità della legalità. Mi ha ferito il clamore suscitato dalla vicenda e i riferimenti a epoche storiche segnate da politiche razziali».
Un terzo bambino, i cui genitori hanno esibito la prenotazione dell’incontro con la Asl, dovrebbe far ritorno a scuola nei prossimi giorni, mentre si sta ancora verificando la posizione di un quarto. Nel circolo didattico «De Amicis», ha confermato la preside, ci sono stati altri sei alunni che non avevano rispettato gli obblighi previsti dal Decreto Lorenzin, per un totale di dieci. La situazione di uno è stata chiarita da qualche giorno, mentre gli altri non frequentano più l’asilo da tempo.
Per verificare il rispetto della legge e dei diritti dei bambini ieri si è presentato di buon ora davanti la scuola, in compagnia di uno dei piccoli e dei suoi genitori, anche il deputato della Lega Rossano Sasso. «Tutto è bene quel che finisce bene – ha commentato il parlamentare dopo aver varcato i cancelli con la famiglia – Alla fine la burocrazia è stata superata, Questo corto circuito che ha coinvolto scuola, Asl e Regione non deve più ripetersi». Per evitarlo Sasso ha presentato, con altri colleghi, una modifica alla legge.