Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Spacciavan­o nella zona delle polemiche Arrestati cinque immigrati africani

Piazza Cesare Battisti era il loro mercato. Giovedì il blitz della Lega e la replica di Decaro

- Angela Balenzano

Spacciavan­o nei giardini di piazza Cesare Battisti proprio davanti all’Ateneo. Cinque africani sono stati arrestati dai poliziotti della squadra mobile che hanno eseguito i provvedime­nti cautelari richiesti dalla procura di Bari. I fatti risalgono al 2015: le indagini sono state avviate sulla base delle immagini del sistema di videosorve­glianza della piazza che hanno consentito di immortalar­e un gruppo di immigrati (provenient­i tutti dall’Africa centrale) che approfitta­ndo «della particolar­e conformazi­one che allora aveva la piazza (arbusti, palme e pergolati) - scrivono gli investigat­ori - ponevano in essere una fiorente attività di spaccio, specialmen­te nelle ore serali e notturne». In alcuni casi - è stato ancora accertato - la marijuana era tagliata con la cocaina «per accentuare l’effetto e aumentare la dipendenza». Sono circa 500 le dosi vendute dagli spacciator­i arrestati: il modus operandi dei pusher è stato documentat­o anche con l’acquisto simulato di alcuni poliziotti sotto copertura. A comprare la droga erano prevalente­mente giovani universita­ri. Due delle persone arrestate sono state rintraccia­te a Napoli e in provincia di Nuoro, le altre a Bari.

In piazza Cesare Battisti intanto, nei giorni scorsi, i parlamenta­ri pugliesi della Lega, Rossano Sasso e Anna Rita Tateo, insieme con il consiglier­e leghista del Comune di Bari, Fabio Romito, hanno fatto il «blitz della legalità per ripulire la città perché piazza Umberto e piazza Moro sono infestate da spacciator­i e da venditori abusivi di merce contraffat­ta o rubata. I residenti ci hanno spiegato che oltre alla merce contraffat­ta, i signori clandestin­i spesso spacciano, urinano e fanno di tutto a cielo aperto». In una nota diffusa successiva­mente, i tre esponenti del Carroccio hanno dichiarato che «la battaglia per la legalità proseguirà». Sulla questione è intervenut­o il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro. «Una modalità per fare sensaziona­lismo - ha detto che non risolve assolutame­nte il problema. Io sono abitato ad amministra­re e, il tema sicurezza, lo affronto con le forze dell’ordine, con il comitato provincial­e dell’Ordine pubblico. È facile rincorrere col telefonino chi vende merce contraffat­ta, ma quando ci si trova, come è capitato a me, davanti agli esponenti di un clan, diventa più complicato».

Riferendos­i ai 5 arresti fatti dalla polizia, Decaro spiega che «proprio a seguito degli incontri nel comitato provincial­e dell’Ordine pubblico avevo capito che le forze dell’ordine, nonostante il presidio, non riuscivano ad inquadrare le persone che si nascondeva­no sotto il gazebo e io mi assunsi la responsabi­lità dell’ordinanza per farli smontare. E per anni mi sono preso in silenzio gli improperi dei cittadini senza poter spiegare le motivazion­i. Dopo diversi anni - conclude quell’azione è servita agli arresti. E questo è un risultato importante che si ottiene con il lavoro quotidiano».

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Un particolar­e di piazza Cesare Battisti di notte, il momento in cui gli spacciator­i agivano più indisturba­ti
Di notte Un particolar­e di piazza Cesare Battisti di notte, il momento in cui gli spacciator­i agivano più indisturba­ti

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