Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
De Santis dedica l’assemblea all’operaio morto a Taranto
Democrat riuniti a Roma, il vicepresidente apre i lavori. Assente il governatore Emiliano
L’assemblea nazionale del Pd, che ha tributato la propria fiducia al reggente Maurizio Martina, è stata aperta da un pugliese a favore di un altro pugliese: il vicepresidente del partito, Domenico De Santis, avviando i lavori, ha chiesto che la giornata dei delegati fosse dedicata ad Angelo Fuggiano, il giovane operaio morto sul lavoro giovedì scorso a Taranto.
All’assemblea si è notata l’assenza di Michele Emiliano. Secondo il suo staff, il governatore ha disertato l’incontro per due motivi: il lutto per la scomparsa del giovane Fuggiano (evento che lo ha molto colpito) e un appuntamento pubblico con don Luigi Ciotti ad Altamura per ricordare Domenico Martimucci, giovane vittima innocente di mafia.
Diversi aspettavano di poter incontrare Emiliano o attendevano un suo chiarimento pubblico dopo l’intervista a Sky Tg 24 con cui ha espresso lodi a favore del contratto di governo tra Lega e 5 Stelle. «Un programma – aveva detto Emiliano – che nella sostanza, e con alcuni distinguo, è compatibile con quello della Regione Puglia». Parole che hanno sollevato molte critiche all’interno del partito nazionale ma pure dentro la compagine di maggioranza in Regione. Al punto da indurre il capogruppo dei Popolari, Napoleone Cera, ad usare parole dure nei confronti del governatore («Hai fatto una campagna elettorale pro 5 Stelle, sei sparito come coalizione e come partito. E intanto la Puglia è ferma»). I sostenitori del governatore – su tutti lo stesso De Santis e il deputato Ubaldo Pagano – puntano a minimizzare l’attrito. Aggiungono che non c’è alcuna interpretazione particolare da dare all’uscita di Emiliano: non c’è alcun cambio di rotta, se non l’interesse (sempre espresso) di voler interloquire con i 5 Stelle. La maggioranza, invece, attende con nervosismo crescente la riunione del Consiglio regionale: martedì per una sessione ordinaria e mercoledì per una seduta monotematica sulla Xylella. Non si esclude che proprio discutendo dell’infezione degli alberi di ulivi, possano arrivare bacchettate a Emiliano da parte dei suoi consiglieri. Tanto più in considerazione della timidezza con cui in passato il governatore ha gestito il taglio degli alberi infetti.
La tensione, insomma, resta alta. Su questo sfondo animato arriva una nota del pd Fabiano Amati. Riguarda i vaccini. Altro tema su cui Emiliano stava rischiando lo scivolone avvicinandosi pericolosamente alle posizioni dei 5 Stelle, contrari all’obbligo vaccinale. «Sono pronto – dice Amati – a ripresentare la mia proposta di legge regionale sull’obbligo vaccinale, qualora sia l’abrogazione l’obiettivo nascosto tra le vaghe parole del contratto di governo tra M5S e Lega». Poi aggiunge, con quello che sembra un rimando alle parole di Emiliano sulla coincidenza dei programmi: «Quando un programma di governo – dice Amati – è volutamente equivoco su questo punto, magari per derubare con destrezza consensi fondati sull’emotività delle persone, non c’è null’altro che possa farlo diventare apprezzabile o in grado di farlo somigliare ad ognuno di noi prima ancora che ai nostri partiti». Ad Amati il programma dei 5 Stelle non piace e avverte Emiliano.