Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il Crocifisso di Varano, un’opera di straordinaria bellezza, simbolo di una civiltà
La preziosa statua lignea, ritenuta miracolosa, è custodita nella chiesetta dell’Annunziata
Una linda chiesina, solitaria nella campagna piena di orti e ulivi, alta sullo specchio luminescente del Lago di Varano, è ciò che resta di Bayranum. Da questa città il lago prese il nome di Varano. Ogni tanto qua e là affiorano pietre e ruderi a testimonianza di una vita ormai spenta. Gli storici dicono che la cittadina ebbe discreta importanza nel Medioevo, ma poi lo scorrere del tempo, l’insicurezza dei percorsi e l’inclemenza delle vicende umane ebbero ragione delle ultime casupole sparse sulle rive del lago. Alla sua distruzione certamente non furono estranee le frequenti scorrerie dei Saraceni. Solo la chiesetta dell’Annunziata si ergeva solitaria come segno di speranza sul piccolo promontorio. Della chiesa non si hanno molte notizie. I documenti più antichi risalgono all’inizio del sec. XVI. Già i primi documenti fanno conoscere l’esistenza di un Crocifisso miracoloso che viene portato in processione in occasione di pubbliche calamità. La devozione al Crocifisso nel tempo si consolidò e divenne patrimonio di Ischitella e dei paesi vicini. Il 23 aprile 1717 resterà a lungo scolpito nella memoria di quelle popolazioni. Una lunga siccità aveva compromesso definitivamente i raccolti: si fece una solenne processione del Crocifisso e il 23 aprile una pioggia abbondante fece rinverdire, insieme ai campi, anche le speranze dei contadini. Da allora il miracolo si ripeté più volte: così nel 1899 e nel 1948. Il Crocifisso di Varano è un’opera databile, secon- do gli esperti, tra la seconda metà del sec. XIII e la prima metà del XIV. La sua bellezza ha dato libero corso alla fantasia popolare: qualcuno dice che “è un vero ritratto del Salvatore” “scolpito in epoca assai vicina alla morte del Redentore”. L’autore sarebbe l’evangelista San Luca, protettore dei pittori, a cui le varie tradizioni locali attribuiscono innumerevoli immagini della Madonna. La festa che si celebra ogni 23 aprile ha il suo momento più solenne nella processione in cui il Crocifisso viene portato sul vicino poggio dove è allestito un Calvario.
SECONDO
GLI STUDIOSI, L’AUTORE SAREBBE L’EVANGELISTA SAN LUCA, PROTETTORE DEI PITTORI