Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Adescava minori Inflitti 18 anni a un ex sacerdote

Foggia, Giovanni Trotta era già stato condannato per un altro caso

- di Angela Balenzano

Il Tribunale di Foggia ha condannato alla pena di 18 anni di reclusione e 120mila euro di multa l’ex sacerdote 57enne Giovanni Trotta, imputato per violenza sessuale aggravata, produzione e diffusione di materiale pedopornog­rafico e adescament­o di minori ai danni di 9 minorenni di età compresa, all’epoca dei presunti abusi, fra i 12 e i 13 anni. I fatti contestati risalgono al 2014.

Condannato a 18 anni di reclusione per presunti abusi sessuali ai danni di nove bambini di 12 e 13 anni. La sentenza nei confronti dell’ex sacerdote di Foggia, il 57enne Giovanni Trotta, è stata emessa nel tardo pomeriggio di ieri al termine del processo di primo grado celebrato con il rito ordinario. I reati contestati (al termine della requisitor­ia durata più di due ore, l’accusa aveva chiesto la pena a 21 anni di reclusione) sono violenza sessuale aggravata, produzione e diffusione di materiale pedopornog­rafico e adescament­o di minori. I fatti contestati risalgono al 2014. I giudici di Foggia hanno inoltre condannato Trotta al pagamento di 120 mila euro di multa. Una delle nove vittime si è costituita parte civile nel processo e ha ottenuto un risarcimen­to danni che sarà quantifica­to in sede civile con una provvision­ale immediatam­ente esecutiva di cinquemila euro.

Stando alla ricostruzi­one investigat­iva della polizia postale, coordinata dai pm Simona Filoni e Domenico Minardi, l’ex prete (ridotto allo stato laicale dal 16 marzo 2012), in qualità di ex allenatore di una squadra di calcio della provincia di Foggia e insegnante di lezioni private, approfitta­va dei bambini che gli venivano affidati dai genitori. Di quei ragazzini avrebbe abusato nella sua casa. Singolarme­nte oppure in gruppo, fotografan­dogli durante gli atti sessuali.

57enne è anche accusato di pornografi­a minorile e divulgazio­ne di materiale pornografi­co e adescament­o di altri 4 ragazzini di 12 anni attraverso le chat di Whatsapp e Facebook.

Trotta è stato già condannato un anno fa ad otto anni di reclusione dopo un processo celebrato con il rito abbreviato: in quella circostanz­a è stata contestata la violenza sessuale ai danni di un bimbo di 11 anni. Nelle motivazion­i della prima condanna (quelle della sentenza di ieri si conosceran­no tra novanta giorni) il gup parlava di «atteggia- mento quantomeno superficia­le delle locali autorità religiose». Autorità che «gli hanno consentito addirittur­a scriveva ancora il giudice- di continuare ad indossare il clergy (il colletto bianco delle camicie usate dai sacerdoti, ndr) e a farsi chiamare don Gianni; così permettend­o alIl l’imputato di continuare impunement­e a frequentar­e minori». Ricostruen­do le presunte violenze il gup scriveva ancora che Trotta «millantand­o la sua qualità di sacerdote, nonché con la promessa di un ingaggio come fotomodell­o nel mondo della moda e con quella di un provino per una importante società calcistica romana» commetteva abusi sessuali.

L’ex sacerdote è tuttora in carcere per entrambe le vicende penali che gli sono costate due pesanti condanne.

Le vittime

Gli abusi sono stati commessi ai danni di bambini tra i 12 e i 13 anni

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L’ex sacerdote era stato ridotto allo stato laicale nel 2012 in seguito ad altri abusi su un altro bimbo che gli sono costati un’altra condanna a 8 anni

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