Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Abodi chiama Piano «Stadio da riqualificare, presto in arrivo l’intesa»
Abodi e il caso San Nicola: «L’incontro a giorni. Poi toccherà alla Regione»
Mentre non è ancora stabilito se il Bari giocherà sabato il preliminare play off con il Cittadella, riesplode la questione stadio dopo che il presidente biancorosso Giancaspro ha chiesto di avere mani libere per il progetto senza tener conto dei vincoli imposti da Renzo Piano. In un’intervista, però, Andrea Abodi (Credito Sportivo) annuncia un imminente incontro con l’architetto.
«Bisogna essere perseveranti, determinati e pazienti. Altrimenti il rischio è di mollare tutto. Non lo faremo e siamo alle prese con due snodi fondamentali: la scelta della soluzione architettonica per il nuovo stadio San Nicola e la possibilità di associare l’investimento a un intervento di tipo commerciale». Andrea Abodi, presidente del credito sportivo (ed ex numero uno di B Futura), parla dei progetti che interessano l’«Astronave» di Renzo Piano. Lo stadio di Bari, infatti, è al centro di un piano per rendere la struttura moderna e sostenibile nei conti. Formalmente a presentare l’iniziativa al Comune (proprietario dell’impianto) è il Bari che tuttavia ha il supporto di B Futura (agenzia di consulenza della Lega) e il supporto finanziario del credito sportivo. Lo studio di prefattibilità è stato consegnato a gennaio del 2018 con un programma di scadenze ben preciso. L’intenzione era di definire già una versione particolareggiata a marzo per poi chiedere la convocazione di una conferenza di servizi preliminare. Ma l’iter si è bloccato anche per la presenza del vincolo architettonico esistente sullo stadio San Nicola. Una paternità che porta al progettista e senatore a vita Renzo Piano.
Presidente Abodi, il San Nicola avrà una nuova vita dopo 28 anni dall’inaugurazione?
«Ci stiamo impegnando per realizzare questo obiettivo e puntiamo a definire un programma realizzabile con un giusto bilanciamento tra costi e sostenibilità gestionale».
A gennaio avete presentato lo studio. Perché a maggio è ancora tutto fermo?
«Stiamo andando avanti, anche se in maniera silenziosa. Ci sono due nodi da sciogliere».
Quali sono?
«La prima necessità è capire, d’intesa con la Regione Puglia, come portare a termine la parte dell’investimento legata al centro commerciale. Non si tratta di speculazione edilizia, non ci saranno case da vendere. Ma un’attività necessaria a sostenere i costi di gestione dell’impianto sportivo. A tal fine abbiamo avviato contatti, anche informali,
Le verifiche su Giancaspro Ci sono delle indagini e quindi ci atteniamo ai fatti. I contorni dell’iniziativa giudiziaria al momento non sembrano aver assunto un carattere patologico Andiamo avanti nella programmazione
I dubbi sull’impianto L’Astronave è architettonicamente affascinante, ma è comunque realizzata su standard non più adeguati Poter demolire e ricostruire accrescerà i vantaggi in termini di maggior ricavi
con gli uffici preposti». E l’altro punto?
«È quello delle soluzioni strutturali da utilizzare per rimodernare il San Nicola».
Tra le opzioni dello studio di prefattibilità alla fine ne restano in piedi due: o l’abbattimento con ricostruzione in loco o l’adeguamento dell’esistente.
«L’Astronave è architettonicamente affascinante, ma è comunque una struttura realizzata su standard non più adeguati. Un esempio? La copertura non è totale e in presenza di 30 mila spettatori l’impatto visivo è modesto. Poter demolire e ricostruire consentirebbe non solo di risparmiare 20 milioni, ma di accrescere i vantaggi in termini di maggior ricavi (con la presenza di spazi commerciali). Nei prossimi giorni credo che avremo un incontro con Piano e troveremo una soluzione».
E sul fronte del Bari? Il presidente Cosmo Antonio Giancaspro è al centro di indagini della procura. Può essere un problema?
«Ci sono delle indagini e quindi ci atteniamo ai fatti. I contorni dell’iniziativa giudiziaria, al momento, non sembrano aver assunto un carattere patologico. Andiamo avanti».