Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Intesa con «ulteriori risorse», vertenza Ilva al rush finale

Taranto, commozione e rabbia ai funerali dell’operaio dell’indotto. Il vescovo Santoro: sia fatta giustizia

- Carlo Testa

Nel giorno in cui il ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda ha sottolinea­to come il governo uscente sia pronto a tirar fuori «ulteriori risorse» per risolvere la vertenza Ilva, a Taranto si sono svolti i funerali di Angelo Raffaele Fuggiano, l’operaio di 28 anni di una ditta dell’indotto, morto giovedì scorso in un incidente sul lavoro nel reparto Ima (Impianti marittimi). Il tempio di San Domenico Maggiore, nella città vecchia, ha contenuto a stento le centinaia di persone, tra parenti, amici e colleghi che sono accorsi a dare l’ultimo saluto al ragazzo ucciso da una fune di acciaio. Durante la messa, celebrata da monsignor Alessandro Greco, vicario generale della Diocesi, è stato letto un messaggio dell’arcivescov­o Filippo Santoro, impegnato all’assemblea generale della Cei. «In questi giorni - ha sottolinea­to il presule - tutti parlano dell’Ilva, in Italia e all’estero, ma vorrei che ogni discorso ripartisse da qui, da questa Pietà tutta tarantina, per rendere giustizia ad Angelo e a tutte le vittime del lavoro, per comprender­e la sofferenza di una città che ha bisogno di certezze, che ha diritto alla vita».

Intanto, dopo un martedì di trattative a oltranza, anche ieri è proseguito il confronto tra i sindacati e i rappresent­anti di Am InvestCo, la cordata capitanata da Arcelor Mittal in predicato di acquisire il Siderurgic­o di Taranto. Il tavolo, a differenza del giorno precedente, si è tenuto in una sede «privata» anche alla luce di una situazione delicata che ha visto ancora una volta scontrarsi gli industrial­i con i Cinque Stelle. Ad aprire le danze è stato Antonio Lenoci, presidente della Sezione metalmecca­nica di Confindust­ria Taranto, secondo il quale «chi invoca la chiusura dell’Ilva ha il dovere di farlo con un programma chiaro e circostanz­iato. Stiamo parlando della cessazione di un pezzo fondamenta­le della nostra vita e storia economica, che investe l’economia di tutto il Paese. Le affermazio­ni di Lega e M5S - ha concluso Lenoci sono totalmente prive di costrutto, carenti anche di un debole impianto tecnico». La risposta del M5S è giunta subito attraverso le voci dei senatori Mario Turco e Daniele Pesco. «Da Confindust­ria c’è una difesa miope di sistema industrial­e fuori dai tempi. Facciamo presente che le fabbriche a carbone sono state chiuse». A proposito della trattativa, però, le parole più importanti le aveva pronunciat­e in mattinata il ministro Calenda, annunciand­o che «il governo tramite l’amministra­zione straordina­ria è disponibil­e a mettere sul piatto ulteriori risorse per chiudere nelle prossime ore». Gli incontri, febbrili, proseguono.

Il ministro Calenda Pronti a nuovi sforzi per un accordo rapido

 ??  ?? San Domenico Maggiore I funerali di Angelo Fuggiano
San Domenico Maggiore I funerali di Angelo Fuggiano

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy