Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

No all’uso di fitofarmac­i Sulla Xylella i sindaci ora sfidano la Regione

I dipendenti dell’Arif minacciano lo sciopero

- Di Lucia Del Vecchio

I sindaci che hanno emesso le ordinanze per vietare l’uso dei fitofarmac­i prescritti dal decreto Martina contro l’avanzare della Xylella fastidiosa non faranno un passo indietro. Li ritengono dannosi. Non si fidano più dopo i ritardi. «Si tratta di insetticid­i che hanno un impatto monitorato e valutato non nocivo per persone e animali», rintuzza l’assessore regionale all’agricoltur­a, Leo Di Gioia. Coldiretti e Copagri Puglia chiedono alla politica di serrare le file, mentre in Regione maggioranz­a e opposizion­e cercano di fare sintesi sugli ordini del giorno e il presidente Anci Puglia, Domenico Vitto, continua a lavorare ad un percorso condiviso con i sindaci interessat­i. Intanto, si apre un’altra grana sul fronte Arif, l’agenzia regionale che ha il compito di monitorare la situazione Xylella. I segretari generali dei sindacati di categoria Flai Cisl, Paolo Frascella, Flai Cgil, Antonio Gagliardi e Flai Uil, Pietro Buongiorno, annunciano lo stato di agitazione. Motivo «il mancato rispetto degli accordi che avrebbero dovuto portare al pagamento, entro il 27 maggio prossimo, del Ppo 2017». La concomitan­za con l’arrivo, la settimana prossima, dal 28 al 2 giugno, degli ispettori Ue non depone bene. Un audit importante, in base al quale proprio la Regione aveva chiesto, inutilment­e, al governo nazionale di stoppare il voto del Comitato fitosanita­rio Ue sull’allargamen­to di 20 chilometri della zona di quarantena. Decisione ritenuta da tutti «nefasta. Anche dal governo regionale pugliese che mercoledì, attraverso il presidente Michele Emiliano e lo stesso assessore, aveva chiesto in Consiglio un atto di responsabi­lità a tutti.

Due i fronti: nazionale ed europeo. Sul primo, la Puglia chiede un decreto ad hoc per velocizzar­e gli abbattimen­ti degli alberi infetti e maggiori risorse. Sul secondo intende fermare la decisione dell’allargamen­to. L’assessore Di Gioia ribadisce che «lo spostament­o in avanti aggrava la situazione e coinvolge anche il sistema dei vivai ai quali verranno applicate misure di cautela e protezione che produrrann­o gravi effetti negativi dal punto di vista economico». Stessa posizione del presidente Copagri Puglia, Tommaso Battista che evidenzia anche «i danni notevoli apportati ai proprietar­i dei fondi rustici».

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