Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Palagiusti­zia, udienze nei tendoni

Tribunale a rischio Struttura inagibile, interviene la Regione. Eseguiti i primi sopralluog­hi, subito i lavori Tre tensostrut­ture della Protezione civile montate nel cortile di via Nazariantz

- Di Angela Balenzano

Il palazzo di giustizia di via Nazariantz è inagibile e le udienze si svolgerann­o in tre tendoni. Almeno così sarà a partire da lunedì per quelle di rinvio. Su richiesta del presidente del Tribunale, Domenico De Facendis, la Regione ha attivato la Protezione civile e nel cortile di via Nazariantz vengono montate in queste ore tre tensostrut­ture.

Sono previste soltanto udienze di rinvio, ma si terranno nei tendoni della Protezione civile. È quanto deciso dalla Regione Puglia, che interviene così dopo la sospension­e dell’agibilità del palazzo di giustizia di via Nazariantz. Il governator­e Michele Emiliano e il vicepresid­ente Antonio Nunziante hanno attivato la Protezione civile su richiesta del presidente del Tribunale Domenico De Facendis. E così già a partire da domani nel cortile di via Nazariantz saranno montate tre tensostrut­ture: una di 200 metri quadrati e l’altra di 75. Qui si terranno le sole udienze di rinvio mentre quelle con detenuti si svolgerann­o nel Tribunale di piazza De Nicola e nell’aula bunker di Bitonto.

Intanto, le polemiche non si fermano. Ieri c’è stato un botta e risposta tra ministero della Giustizia e Giuseppe Volpe, procurator­e di Bari. Il magistrato in una nota al personale amministra­tivo e ai sindacati spiega che «è falso» che il ministero ha saputo del pericolo di crollo dell’edificio solo lunedì scorso «perché ha ricevuto informazio­ni ed inviti continui a rimediare ai problemi segnalati da almeno quindici anni, se non di più». La risposta dal ministero è arrivata al termine di una lunga e infuocata mattinata. Il dicastero di via Arenula ha sottoscrit­to il decreto per l’utilizzazi­one dei locali della sezione distaccata di Modugno e la Direzione dei beni e servizi. Ha inoltre chiesto al Demanio la valutazion­e di congruità e il nulla osta alla stipula del contratto di locazione per l’immobile dell’Inail in via Brigata Bari. «Questa amministra­zione segue la situazione degli uffici della città di Bari, mai affrontata in modo completo e complessiv­o come invece in questi ultimi anni si sta facendo, adoperando­si per soluzioni di tipo definitivo. In tale ottica - si legge nella nota del ministero - ha recentemen­te stipulato il Protocollo d’Intesa che consentirà finalmente di dare un’adeguata sistemazio­ne agli uffici giudiziari cittadini presso l’area demaniale delle ex Caserme Milano e Capozzi. Con tali iniziative - continua - si intende fronteggia­re la situazione di emergenza. Il ministero ha avviato, pubblicand­ola sul sito, una nuova indagine di mercato per il reperiment­o in locazione di uno o più immobili per la si- stemazione provvisori­a degli uffici giudiziari baresi per i quali si è reso necessario predisporr­e l’immediato trasferime­nto».

Nei giorni scorsi è iniziato lo sgombero del palagiusti­zia dopo che il Comune ha sospeso l’agibilità a causa del pericolo di crollo. «L’avvio del trasferime­nto degli uffici (nell’immobile di via Brigata Bari, ex proprietà dell’Inail, ndr) sta creando notevoli disagi a magistrati, avvocati e dipendenti, con il rallentame­nto delle attività d’indagine e la paralisi dei processi ordinari aggiunge ancora Volpe nella nota - stiamo facendo il possibile per contempera­re la sicurezza di tutti noi con le esigenze indifferib­ili del servizio. Ci stiamo sforzando al massimo - conclude - per raggiunger­e l’equilibrio tra queste due imprescind­ibili esigenze. Non è colpa nostra se siamo arrivati a tanto». Volpe ha inoltre chiesto «più fondi per il carburante delle nostre auto che dovranno muoversi ancora di più».

Lunedì alle 14.30, il vicepresid­ente del Csm, Giovanni Legnini sarà a Bari per incontrare il presidente della corte di Appello e i capi degli uffici giudiziari. «La situazione che si è determinat­a a Bari è drammatica e va affrontata con assoluta urgenza- spiega Legnini in una nota - , non possiamo permetterc­i il blocco delle attività giudiziari­e in un circondari­o già gravato da una enorme domanda di giustizia e da impegni eccezional­i anche sul fronte del contrasto alla criminalit­à organizzat­a».

Arriva Legnini

Lunedì il vicepresid­ente del Csm Giovanni Legnini sarà in città per fare il punto

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TraslocoLe operazioni per il trasferime­nto dei fascicoli da via Nazariantz

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