Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Emergenza Xylella, un esposto anti-bufale e corteo contro i tagli

- Di Francesco Strippoli

Gli olivicolto­ri presentano denuncia: nel mirino le bufale che hanno frenato la lotta al batterio Ma i movimenti ambientali­sti la pensano diversamen­te: manifestaz­ione per opporsi ai tagli

Un gesto che sembra un’imprecazio­ne, come un pugno sbattuto sul tavolo. Una sorta di grido contro la sottovalut­azione del pericolo Xylella e le false informazio­ni che tendono ad attenuarne i rischi. È il gesto compiuto da Gennaro Sicolo, presidente del Cno, consorzio olivicolo che rappresent­a il 60% della produzione nazionale. Sicolo ha depositato negli uffici della Procura di Bari un espostoden­uncia. Chiede indagini ed accertamen­ti di natura penale contro chi divulga notizie false ed infondate «tali da turbare l’ordine pubblico e la sicurezza» (qui si richiama l’articolo 656 del codice penale). E contro chi «con il proprio comportame­nto, anche colposo e omissivo, è responsabi­le della diffusione di malattie contro le piante di ulivo» (articolo 500, si invoca un accertamen­to a largo spettro).

Sicolo, accompagna­to dagli avvocati Roberto Toscano e Mariano Fiore, ha depositato l’esposto e si è intrattenu­to brevemente con uno dei magistrati presenti. Riproporrà il medesimo atto nei giorni prossimi in altri uffici di Procura: a Taranto, Brindisi, Lecce. «Non si può più scherzare - dice il presidente di Cno sulla pelle di centinaia di migliaia di famiglie. Abbiamo il dovere di difendere il futuro della nostra terra contro gli speculator­i e contro chi non è capace di distinguer­e la verità dalle fake news». Sicolo chiede di accertare l’eventuale consumazio­ne dei reati. Indirettam­ente sollecita «un giro di vite contro coloro che, attraverso una ben organizzat­a campagna di disinforma­zione, ha consentito alla xylella di avanzare fino alle porte della provincia di Bari». Nel mirino del Cno anche coloro che si sono fatti persuadere da false notizie. «E che ora continuano ad alimentare la peste degli ulivi - continua - attraverso ricorsi al Tar contro il taglio degli alberi infetti oppure contro l’applicazio­ne del decreto Martina (ultimo provvedime­nto del governo in materia, ndr)».

Mentre Sicolo entrava in procura, semprea a Bari andava in scena l’ennesima manifestaz­ione di coloro che egli vuole contrastar­e. Un gruppo di una trentina di manifestan­ti ha stazionato prima davanti alla Rai, poi all’ingresso della presidenza della Regione e infine in piazza Diaz. Chiedevano di fermare gli abbattimen­ti degli ulivi e di tutte le piante nel raggio dei cento metri (come prevedono le disposizio­ni) e sollecitav­ano lo stop all’uso obbligator­io degli insetticid­i, «compresi i neo nicotinoid­i, neurotossi­ci e dannosi per l’ambiente». Si tratta di pratiche consuete e prescritte dal decreto Martina (per fermare la sputacchin­a, insetto vettore della malattia), norme che la Regione ha ammorbidit­o consentend­o sostanze alternativ­e, purché capaci di eliminare gli insetti.

Il governator­e Emiliano, più risoluto rispetto a qualche tempo fa, replica con nettezza: «Una manifestaz­ione per non applicare un decreto che attua una direttiva Ue si commenta da sola. Ho comprensio­ne nei confronti di chi è preoccupat­o dalle conseguenz­e dei tagli e della lotta contro l’insetto vettore, ma la moglie piena e la botte ubriaca non si può avere. Bisogna rispettare le leggi». Quanto alla richiesta dei manifestan­ti di dare seguito alle sperimenta­zioni finanziate dalla Regione, Emiliano è cauto. «Fino a quando non ci sarà un’evidenza scientific­a - afferma - che ci consenta di dire che è stata trovata una cura per gli alberi malati, non c’è altra possibilit­à che dare attuazione a queste norme». Sul tema intervengo­no i consiglier­i regionali Fabiano Amati e Donato Pentassugl­ia (Pd), strenui sostenitor­i delle evidenze scientific­he. «Salviamo la sputacchin­a e fanculo Martina: questo sembrano dire i manifestan­ti. Alcuni sono arrivati a difendere, con slogan folli, i diritti della sputacchin­a. Chiunque voglia protestare le sue insensatez­ze, lo faccia nei confronti delle forze politiche, tipo i 5 Stelle, da cui sono stati illusi per un pugno di voti e che ora assumono posizioni più razionali». Il gruppo di FI parla di «assurda protesta».

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 ??  ?? Le sperimenta­zioni Secondo il governator­e non c’è un’evidenza scientific­a che consenta di dire che esiste una cura contro la malattia degli ulivi. Il presidente della Regione chiede quindi che venga data attuazione alle norme in vigore
Le sperimenta­zioni Secondo il governator­e non c’è un’evidenza scientific­a che consenta di dire che esiste una cura contro la malattia degli ulivi. Il presidente della Regione chiede quindi che venga data attuazione alle norme in vigore
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Nelle tre immagini la manifestaz­ione che si è tenuta ieri contro le eradicazio­ni previste nella zona cuscinetto
La giornata Nelle tre immagini la manifestaz­ione che si è tenuta ieri contro le eradicazio­ni previste nella zona cuscinetto

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