Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Calenda saluta, Emiliano esulta e benedice Conte

Il governator­e felice per l’addio del vecchio Esecutivo, ma Lacarra non ci sta

- F. Str.

Un passo avanti, un passo indietro. Ma il senso è chiaro. Michele Emiliano è assai contento del governo giallo-verde che sta nascendo. Lo dice con un giro di parole per evitare di incorrere nelle proteste della sua maggioranz­a, come successo una settimana fa, dopo aver lodato il contratto di governo tra Di Maio e Salvini.

Il primo passo è un acido benservito all’esecutivo (soprattutt­o al ministro Carlo Calenda, titolare del dossier Ilva). «Abbiamo recosa sistito - dice Emiliano - contro un governo che voleva negare lavoro e salute. Li abbiamo sconfitti. Abbiamo sconfitto il governo che pretendeva di imporci la sua visione del nostro futuro. Ho visto il ministro (Calenda, ndr) fare i bagagli. Mi è venuto in mente, come dice la pubblicità, che ci sono cose che non si possono pagare, per il resto c’è Mastercard». «Gongolare per l’arrivo di un ministro M5S - replica il ministro a distanza - è in linea con la tua usuale coerenza politica. L’unica che hai “sconfitto” è la dignità della carica che ricopri».

Al governator­e viene chiesto un giudizio sul premier incaricato, il pugliese Giuseppe Conte. «Mi auguro - dice Emiliano - che la sua approfondi­ta conoscenza delle vicende pugliesi ci consenta un dialogo costruttiv­o. Nessuno ha la pretesa di ottenere da lui ciò che ci interessa. Ma che ci ascolti, si ragioni, si approfondi­sca». I cronisti insistono, Emiliano ribatte quasi entusiasta: «Fatelo giurare, sono abbastanza scaramanti­co. È chiaro che per noi, un premier pugliese è una nemesi meraviglio­sa». L’allusione è al precedente esecutivo col quale la Regione ha ingaggiato numerosi duelli. Ma non è finita. Emiliano ragiona pure del rapporto con il nuovo ministro che erediterà il dossier Ilva. «Speriamo - afferma Emiliano - che tutto ciò che abbiamo preparato possa essere discusso». Qui Emiliano mostra la faccia feroce. «Le decisioni spettano a Roma. Ma noi sappiamo che se la fabbrica deve rimanere aperta, non deve uccidere più. Dicano ciò che vogliono fare e la Puglia collaborer­à lealmente. Ovviamente senza fare sconti. Se dovessero ripetere gli errori del passato, sanno con chi avranno a che fare». Le parole di Emiliano non passano inosservat­e. Marco Lacarra, segretario del Pd di Puglia, non polemizza con il governator­e ma ringrazia «il premier Gentiloni e il governo per il lavoro fatto». «Emiliano dice l’ex deputato pd Fritz Massa - ha perso l’occasione per tacere. Se vicende come Ilva o Xylella non si risolveran­no una gran parte della responsabi­lità avrà nome e cognome». Quello del presidente della Regione Puglia.

Il Sud

Il presidente della Regione si dice fiducioso sul premier incaricato

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