Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Caos Xylella Emiliano bussa a risarcimenti
Emiliano: «Chiedo risarcimenti e nuove norme» Il no degli emissari di Bruxelles: non decidiamo noi
Da ieri sono in Puglia due ispettori della Ue per valutare le attività per il contrasto all’epidemia da Xylella. Il governatore Michele Emiliano, pur consapevole che non tocca ai due ispettori decidere, ha chiesto nuove norme europee e risarcimenti a favore dell’olivicoltura pugliese. Dagli ispettori è arrivato un garbato rifiuto, un modo per dire che non tocca ai funzionari decidere. Anche i consiglieri regionali battono cassa. Oggi, domani e giovedì gli ispettori saranno sui campi a verificare di persona la situazione.
Non compete a noi stanziare somme di risarcimento. Non tocca a noi distinguere le competenze tra Stato italiano e Regione. Non compete a noi stabilire nuove disposizioni per il contrasto alla Xylella. Sono i concetti espressi dai due ispettori della Ue arrivati a Bari per verificare lo stato di attuazione della Decisione europea del dicembre 2015 sul contrasto alla Xylella. La Commissione Ue ha aperto una procedura di infrazione, nei confronti dell’Italia, per non aver rispettato parte di quella Decisione, in particolare per aver disatteso la disposizione relativa al taglio degli alberi infetti nella zona di contenimento.
I due funzionari - un ungherese e un irlandese - appartengono alla Dg Sante, la direzione generale che si occupa di salute e sicurezza alimentare. Intendono valutare l’entità dell’infrazione denunciata da Bruxelles alla Corte di giustizia. Non che i due ispettori fossero loquaci: piuttosto si sono limitati a replicare laconicamente alle domande emerse nel corso dei vari incontri che si sono succeduti nella sede dell’assessorato all’agricoltura. Il primo - di saluto - con Michele Emiliano, l’assessore Leo di Gioia e il direttore del dipartimento Agricoltura; il secondo con i funzionari che collaborano al “piano di azione” contro la Xylella; il terzo con un gruppo di consiglieri regionali.
«Vista l’urgenza di procedere - ha dichiarato Emiliano ai cronisti - ho suggerito che anche l’Ue inserisca nella sua Decisione la possibilità di fare tagli senza la previa individuazione dei proprietari degli alberi». È una delle difficoltà che stanno incontrando i funzionari pugliesi. «Nelle norme italiane - dice Emiliano - la proprietà dell’albero prevale sull’esigenza di prevenire l’epidemia». I due ispettori possono fare poco, se non limitarsi a riferire a Bruxelles: non tocca a loro fissare nuove norme.
E non c’è solo questo. Il governatore ha parlato di leggi italiane che non consentono rapidità negli interventi (per questo ha reclamato, nei giorni scorsi, un decreto legge del governo); ha sottolineato la vetustà dei sistemi informatici; ha messo in luce i vincoli paesaggistici e i ricorsi degli interessati. Tutte questioni che rallentano gli abbattimenti. Qui i due ispettori hanno fatto intendere che destinataria della procedura di infrazione è l’Italia, senza che si possa distinguere tra responsabilità della Regione o dello Stato. I due ispettori, tuttavia, hanno molto apprezzato il poderoso sistema di monitoraggio della Puglia: 150 mila esami di laboratorio su 300 mila campioni prelevati.
I due emissari di Bruxelles devono valutare la situazione, non decidono. Ma Emiliano e, più tardi, i consiglieri regionali hanno provato a battere cassa. «L’arrivo della Xylella - ha detto il governatore - è responsabilità di chi, nella Ue, non ha controllato. Abbiamo titolo per chiedere un risarcimento. Vogliamo regolare la questione in modo amichevole. Chiediamo contributi per ristorare i danni dell’olivicoltura pugliese». Nella pattuglia dei consiglieri regionali (Loizzo, Marmo, Congedo, Casili, Caroppo, Barone, Pendinelli, Perrini) c’era anche Domenico Damascelli. Proprio quest’ultimo ha posto il tema di un intervento economico di Bruxelles che serva a tre finalità: ristoro agli agricoltori, sostegno alle buone pratiche agricole, reimpianto nelle zone infette. Si vedrà. Oggi gli ispettori saranno nella zona di Ostuni, domani a Brindisi per un incontro con le associazioni (anche quelle contrarie agli abbattimenti), il 31 maggio nella piana di Monopoli. Conclusioni nel pomeriggio in Regione.