Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Biancoross­i penalizzat­i Oggi il verdetto sul ricorso

Attesa per oggi la sentenza d’appello sul ricorso del Bari contro i due punti di penalizzaz­ione

- di Pasquale Caputi

A piccoli passi verso i playoff. Mancano tre giorni alla gara del Bari con il Cittadella, che sancirà chi tra le due compagini sfiderà il Frosinone in semifinale. Tanto si è detto extra campo in questi giorni, tanto si dirà ancora, a partire da oggi visto che è attesa in serata la sentenza di secondo grado della Corte federale d’appello. Dalle 15 nella relativa udienza si parlerà della questione legata al pagamento ritardato dei contributi Inps e delle ritenute Irpef del bimestre gennaiofeb­braio. Ci sarà la decisione sul ricorso del Bari contro la penalizzaz­ione di due punti. E si capirà conseguent­emente se teatro della partita sarà il «Tombolato» di Cittadella o il «San Nicola» di Bari.

Intanto Grosso sta cercando di isolare i giocatori. Il rischio è che queste voci facciano male a una squadra che nelle ultime settimane aveva raggiunto un livello ottimale di condizione psicofisic­a. Il tecnico abruzzese sta lavorando nella duplice direzione del 3-5-2 e 4-3-3, provando ad alternare i vari interpreti nei due moduli. La sensazione è che la scelta possa ricadere sul modulo maggiormen­te utilizzato in questa stagione, con il tridente offensivo e la difesa a quattro. In questo senso si va verso la linea difensiva formata da Sabelli, Marrone, Gyomber e Balkovec e il tridente composto da Galano, Nenè e Improta. Difficile infatti che possa essere lanciato nella mischia Cissè, ancora alle prese con il recupero dal suo fastidioso infortunio muscolare. Anche ieri l’attaccante guineano si è allenato a parte, l’obiettivo è la convocazio­ne. Se dovesse optare quindi per la coppia di esterni offensivi Galano-Improta, Grosso punterebbe sui due uomini gol della prima parte di stagione, andati a segno peraltro con lo stesso Cittadella nel match d’andata. Quella partita finì 4-2 per i biancoross­i, le altre due reti furono firmate da Basha. Il Bari scese in campo però con il 3-4-3: tipico tridente, ma un centrocamp­ista in meno e un difensore centrale in più. Diverso fu l’esito della gara di ritorno, finito a reti bianche. In quella circostanz­a Grosso schierò i suoi con il canonico 4-3-3, senza trovare la via del gol.

Tutto questo, per tornare agli aspetti extracalci­stici, mentre i tifosi attenderan­no con il fiato sospeso la decisione della Corte d’appello federale. I fatti sono noti. Secondo la procura, al momento del pagamento, il Bari non avrebbe avuto il denaro necessario per completare l’operazione. Il tribunale federale ha accolto la tesi accusatori­a, respingend­o quella del Bari che invece tutto sia stato fatto correttame­nte, e che se qualche problema c’è stato, questo non è imputabile alla società, ma solo a problemi tecnici. Un braccio di ferro in piena regola, contrasseg­nato da tempi dilatati e colpi di scena improvvisi. E di polemiche, certo. Con il Bari che lamenta l’assurdità dello slittament­o dei playoff, l’inedita e improvvisa accelerazi­one dell’iter della giustizia sportiva e il conseguent­e condiziona­mento del proprio diritto alla difesa. Con problemi collateral­i quali la coincidenz­a, in caso di arrivo alla battute conclusive, tra finale playoff e concerto di Vasco Rossi al San Nicola.

A proposito di San Nicola, intanto, è stata pubblicata la graduatori­a della qualità del manto erboso. Il Bari si pone al quartultim­o posto nella classifica relativa ai campi in erba naturale/misti. Solo Perugia, Ternana e Foggia hanno fatto peggio. La Puglia, insomma, non proprio in cima.

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Fabio Grosso schiererà il 4-3-3. Cissè potrebbe non essere della partita
La gara Fabio Grosso schiererà il 4-3-3. Cissè potrebbe non essere della partita

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