Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Strada sbarrata spiagge vuote Caos a Gallipoli
Turismo Nei lidi crollano gli incassi
Brutta sorpresa per le migliaia di turisti che hanno deciso di trascorrere il weekend del 2 giugno a Gallipoli. La strada che conduce a Baia Verde, la lunga spiaggia con tanti lidi privati, è sbarrata dai lavori in corso. E sale la protesta dei balneari.
Si chiama «Paesaggi in movimento» il LECCE progetto della strada-parco che lambisce le spiagge di Gallipoli diventate famose in tutta Italia, anche se di movimento, quello fatto di bagnanti e turisti, se ne vede ben poco, perché, come lamentano i gestori dei lidi, quella strada è chiusa per lavori. «Poca gente, pochi incassi e danni economici ad un’intera filiera che crea lavoro e benessere per decine e decine di famiglie», spiega Rocco Greco, titolare del «Samsara», la spiaggia che attrae giovani da tutte le regioni, trasformata in un brand replicato con l’apertura di stabilimenti a Riccione e in Montenegro.
Siamo in zona Baia Verde, su quello che qualcuno chiama «Il chilometro d’oro», dove è esploso il fenomeno dei beach party, della Gallipoli da bere, dei flussi turistici giovanili. Per molti una salutare boccata d’ossigeno all’economia locale, per altri un’opportunità gestita con disarmante dilettantismo, lasciata degenerare nel turismo cafone e chiassoso delle tende in spiaggia e delle case pollaio fittate in nero. Per Rocco Greco è tempo di bilanci: «Mentre a Gallipoli arretriamo, visto il calo del 40 per cento degli introiti tra aprile e fine maggio, rispetto allo stesso periodo del 2017, il Samsara di Riccione va alla grande. Mentre qui ci ostacolano, sulla riviera romagnola siamo considerati una risorsa e un esempio per tutti. Al Comune era stato chiesto di riaprire la strada il 1° giugno, ma è tutto fermo e questi sono i risultati».
La strada della discordia è frutto di un accordo di programma quadro sancito nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione 2007–2013 con un finanziamento di 3 milioni e 520mila euro. Il verbale di consegna lavori è datato 29 giugno 2017 e le opere dovrebbero concludersi in 365 giorni, ma si teme che i tempi non saranno rispettati. Ieri, in tarda mattinata, la strada – parco era ancora un cantiere aperto. Quasi deserta come gli otto lidi che si trovano nel tratto interessato dalla riqualificazione. La viabilità si interrompe all’altezza del secondo ingresso di Baia Verde, dove un cartello indica la deviazione obbligata sulla Statale 274, la «Salentina Meridionale» che scorre verso Santa Maria di Leuca molto più all’interno della linea di costa. Sul progetto dell’arteria «verde» si sono addensate le polemiche sin da quando è parso abbastanza chiaro che i lavori, iniziati ad ottobre dello scorso anno, non sarebbero stati portati a termine entro l’inizio dell’estate.
Ma i balneari hanno avuto da ridire anche sulle soluzioni progettuali con una sfilza di rilievi: mancanza di piste ciclabili, aiuole riempite di terra rossa in stridente contrasto con il contesto sabbioso dunale, illuminazione scarsa, mancanza di percorsi adeguati per i fornitori dei lidi, mancata eliminazione delle barriere architettoniche nei sentieri che dai parcheggi retrostanti alle dune conducono alle spiagge.
Il presidente dell’associazione Federbalneari Salento, Mauro Della Valle, è molto duro: «Hanno cancellato 20 anni di promozione del brand Gallipoli. Preso atto che l’amministrazione comunale ha interrotto il dialogo che era stato avviato, avevamo chiesto almeno la sospensione del cantiere e la riapertura della strada all’inizio di giugno, ma ad oggi non se ne sa nulla. Se questo è modo di agire e di tenere i rapporti con gli imprenditori non lo so». Il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, annunciando un’imminente riunione tecnica sul caso in Comune, fa sapere: «Pensiamo di riaprire la strada tra 10-15 giorni. Per il resto non si capisce di cosa parlano i balneari quando si lamentano di un calo degli affari, visto che a Gallipoli, tra aprile e maggio, c’è stato un incremento di presenze turistiche del 24 per cento».
Tra le parti resta, quindi, il gelo e, soprattutto, una comunicazione interrotta. Oltre la battigia del Samsara il mare è splendido, ma sulla spiaggia i lettini sono quasi tutti liberi. Rocco Greco aspetta tempi migliori e mastica amaro: «A Riccione il Comune ci tiene su un palmo di mano. Tutti i mesi ci sono incontri per fare il punto della situazione e programmare il futuro. Qui siamo un problema e non ci rispondono neppure al telefono».
Beach Party Siamo in zona Baia Verde, su quello che qualcuno chiama «il chilometro d’oro»
La contesa Sul progetto dell’arteria sul mare si sono addensati gli allarmi
Mauro Della Valle Hanno cancellato 20 anni di promozione del brand Gallipoli e interrotto qualsiasi dialogo