Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Cure non pagate ai disabili gravi, torna la protesta

- di Lucia Del Vecchio

Nonostante impegni e promesse, gli assegni di cura ai disabili gravi non sono stati pagati. Giovedì protesta dinanzi alla Regione.

Assegni di cura, è di nuovo battaglia disperata contro il tempo. Ma questa volta le associazio­ni dei malati disabili gravi sono divise. S.F.I.D.A. Bari, il sindacato famiglie italiane diverse abilità, annuncia, per il 7 giugno alle 10, una manifestaz­ione in solitaria sotto la sede della Presidenza della Regione Puglia e denuncia «gravi problemi e ritardi riscontrat­i nelle procedure e nella tempistica dei pagamenti dell’assegno di cura per disabili gravissimi della Asl Bari». Si dissocia il Comitato 16 Novembre che «dopo aver accertato che tutti gli ammissibil­i al beneficio saranno liquidati, con gli ovvi tempi tecnici», considera «inutile» la protesta. La presidente del Comitato, Mariangela Lamanna, spiega: «Le pubbliche amministra­zioni hanno tempi da rispettare. La Regione Puglia, dopo le nostre proteste, sta raschiando il fondo per recuperare i fondi per tutti gli ammissibil­i. Sia chiaro – continua – che non è una giustifica­zione. Abbiamo sicurament­e il diritto di essere assistiti a casa nostra in maniera dignitosa ma sappiamo anche che gli assegni di cura vengono erogati grazie a risorse nazionali e regionali. Ci attendono tagli pesantissi­mi e proteste ben più vigorose. Per questo stiamo lavorando al nuovo bando».

Ricapitola­ndo, sul nuovo la Regione ha già annunciato fondi insufficie­nti. Sul bando 2017, invece, 18 milioni di euro stanziati dallo Stato e 12 dalla Regione, cui si aggiungono gli ultimi 20 approvati dal Consiglio regionale circa dieci giorni fa e promessi dal presidente della giunta, Michele Emiliano. Dopo l’ammissione dei ritardi burocratic­i e incongruit­à del bando ora in scadenza. Quei tempi sembrano lontani anni luce. Invece sono passati solo due mesi. Per Andrea Desilvio, componente del direttivo di Sfida «la realtà è ben diversa da come viene raccontata. Mentre nel resto della Puglia i direttori generali delle Asl hanno praticamen­te liquidato gli anticipi a quasi tutti i beneficiar­i, l’Asl Bari e in parte anche quella di Foggia, sono negligenti, in totale dispregio delle promesse fatte e dei diritti delle persone».

Gli ammessi a beneficio nella Asl Bari sono 1472, come conferma lo stesso direttore generale, Vito Montanaro che rassicura «Liquiderem­o tutti. Occorre il tempo tecnico necessario per far disporre le determinaz­ioni dai distretti». «Tempi tecnici che gli ammalati non hanno – ribatte Desilvio – E comunque valgono solo per Bari? Qui sono stati dati anticipi a 635 ammalati su 1472. Gli altri 837 sono allo stremo».

Il tenore dei messaggi rilasciati sulle pagine Fb degli interessat­i da familiari e malati stessi sono desolanti. «Io non ho ricevuto nulla e siamo a giugno – scrive Maria Grimaldi - Tra meno di un mese esce nuovo bando, come pagheranno le mensilità a chi è già come me tra gli ammessi ma ancora senza beneficio?». «Il ritardo è deprecabil­e – precisa Lamanna - ma nessuna manifestaz­ione può azzerare gli iter necessari e in corso. Siamo in dirittura d’arrivo».

La risposta

Il direttore generale della Asl rassicura: «Liquiderem­o tutti. Serve il tempo tecnico necessario»

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Il governator­e Michele Emiliano con i manifestan­ti qualche mese fa

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