Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

I rifiuti romani? Si fermeranno a Foggia

Escluse Taranto e Lecce, impianti baresi al limite. La soluzione è obbligata

- F. Str.

Ancora poche ore e si saprà dove dovranno essere trattati i rifiuti in arrivo da Roma (150 tonnellate al giorno, fino al 30 giugno ma poi probabilme­nte tutto settembre e ottobre). Tutto depone perché i tir vengano inviati verso l’impianto pubblico di Foggia. «Al momento – dice il commissari­o dell’Ager, Gianfranco Grandalian­o – nessuna decisione è stata adottata. I miei uffici hanno chiesto le informazio­ni necessarie e nelle prossime ore dovremo fare una valutazion­e delle capacità tecniche degli impianti pubblici disponibil­i». La risposta è vaga, ma solo in apparenza. Il governator­e Michele Emiliano ha ribadito ieri, per l’ennesima volta, che i rifiuti non andranno in provincia di Taranto. Nei giorni scorsi aveva escluso anche i Comuni del Leccese. Considerat­o che nelle province di Brindisi e Bat, non ci sono impianti per il cosiddetto Tmb (trattament­o meccanico biologico), restano Bari e Foggia. Gli impianti baresi sono al limite di utilizzo, sicché è facile dedurre che i rifiuti romani non potranno che prendere la strada della Capitanata. Si tratta di una quantità modesta: 5 tir al giorno. I rifiuti verranno trattati e separati nell’impianto Tmb: la parte secca verrà avviata a recupero energetico (termovalor­izzatori), la parte residua andrà in discarica (non più del 30-35% del totale). Va chiarito che la discarica non accoglierà più materiale rispetto al passato: il residuo accolto dovrà comunque rientrare nel tetto prefissato. Tradotto: la discarica che accetta tale residuo (considerat­o “rifiuto speciale”) dovrà limitare l’arrivo di altro materiale per una quantità corrispond­ente. Per l’arrivo dei rifiuti romani, è necessario che la giunta laziale approvi una delibera che sia la copia di quella approvata dalla Puglia. A quel punto Grandalian­o indicherà i gestori cui inviare il pattume e le relative tariffe.

Il commissari­o Ager ieri ha pure incontrato le associazio­ni che contestano l’attività della discarica Martucci a Conversano. Grandalian­o ha spiegato è impossibil­e impedirne l’esercizio, visto che questo dipende da un regolare contratto a seguito di gara pubblica.

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